ALGHERO – “Apprendiamo dalla stampa delle precisazioni dell’ingegnere idraulico Fabio Cambule sulle recenti critiche riportate da tanti cittadini e rappresentanti di aziende agricole e vitivinicole dell’area di bonifica. Ricordiamo che l’ing. Cambule è stato incaricato dal Comune di Alghero di elaborare lo Studio di Compatibilità Idraulica ai sensi delle norme di attuazione del Piano di Assetto Idrogeologico. Uno studio che lo stesso Ing. Cambule definisce nei suoi elaborati come studio di dettaglio”. Cosi il Psd’Az, Patto Civico e Ncd riguardo il tema già al centro della polemica politica da mesi e che non vede ancora nessun tipo di atto concreto verso l’approvazione della “Variante urbanistica per la Bonifica”.
“Francamente sia le risultanze dello studio, sia le precisazioni esposte a mezzo stampa dal professionista sassarese destano più di una perplessità. In primo luogo ricordiamo che stiamo parlando di un’area pianeggiante che è stata oggetto degli interventi di bonifica grazie a un complesso quanto articolato sistema di canali. Non stiamo parlando quindi di corsi d’acqua naturali ma di un importante sistema progettato proprio per consentire a quell’area di evitare allagamenti o peggio inondazioni. Quindi un’area già dotata di importanti opere di mitigazione”.
“Il “famigerato” Canale Urune non è un fiume e infatti lo stesso professionista lo indicava nella parte che ricade nel Comune di Sassari come un mero “solco” senza porgli difatti nessun vincolo. La natura pianeggiante dell’area, riconosciuta come tale nello stesso studio, è alla base della necessità di utilizzare carte di maggior dettaglio rispetto a quelle utilizzate dalla Regione nel Piano Stralcio Fasce Fluviali, proprio per comprendere quale sia la realtà rispetto a quanto riportato nel suddetto piano regionale”.
“Con grande sorpresa apprendiamo che le carte di maggior dettaglio richieste dalla norma sono state usate solo “ove disponibili”, come è riportato nello studio confezionato dal tecnico incaricato. Ci chiediamo per quali aree comunali tali carte di maggior dettaglio fossero disponibili e che tipo di cartografia sia stata usata per quelle aree dove invece non lo fossero. Dalle ripetute prese di posizione del Comitato zonale Nurra, che si è posto a difesa dei cittadini e delle imprese dell’area su cui ricadono vincoli pesantissimi, parrebbe che per l’area della bonifica siano state usate le stesse carte, non di dettaglio, utilizzate dalla Regione, che chiunque può scaricare dal sito della Regione stessa. Ci chiediamo se possa dipendere da questo motivo che, fra le altre cose, si scopre che alcuni canali scorrono in salita. Se tutto questo corrispondesse al vero sarebbe davvero grave perché, lo ricordiamo, ad oggi, vengono vincolati 800 ettari, senza di fatto avere certezza su quali carte siano stati basati tali vincoli”.
“Un sistema che è per sua natura “di mitigazione” come quello realizzato per l’area di bonifica, ed è stato progettato in maniera esemplare ha bisogno certo di manutenzione, ma non di interventi strutturali come invece suggerito dall’Ing.Cambule. A tal proposito vogliamo ben capire il motivo per cui si dovrebbero spendere quasi due milioni di euro tra progettazione e realizzazioni di così dette opere di mitigazione, quando da mitigare non c’è nulla. Dal nostro punto di vista invitiamo chi amministra la nostra città, consiglieri di maggioranza inclusi, a ben riflettere su questo tema, e segnaliamo che saremo parte attiva nel monitorare le eventuali intenzioni di spreco di denaro pubblico per opere che non servono alla comunità, e continueremo a dare supporto alle centinaia di famiglie, imprenditori e lavoratori che corrono il rischio di veder sfumare il lavoro di una vita. Di fronte a tutto questo, sindaco, giunta, maggioranza avrebbero dovuto porsi a difesa dei cittadini; invece, in maniera vergognosa, li sbeffeggiano e li costringono a spendere una marea di soldi per dimostrare che l’acqua non scorre in salita.”
Nella foto i rappresentanti delle tre forze politiche di Centrodestra Autonomista e Civico
S.I.