ALGHERO – “In questi giorni di caldo particolare gli abitanti vicini al palazzo bruciato di “Risparmio Casa” hanno ripreso a sorbirsi gli effluvi nauseabondi dei residui della combustione di carta, plastica, detersivi e altri prodotti potenzialmente cancerogeni. Così come ogni estate, come torna il caldo. Col vento le polveri combuste si depositano ancora sui davanzali delle finestre delle case circostanti. La pioggia, spinta dal vento, entra nei locali e causa il percolato che finisce sul marciapiede e nelle strade adiacenti. Tutto è rimasto come quel maledetto giorno: all’aperto, senza una schermatura di protezione a salvaguardia della salute pubblica.
Un sito altamente inquinato ed inquinante ignorato da tutti: autorità giudiziarie (?), di pubblica sicurezza (Polizia, Polizia Urbana, Carabinieri, Guardia di Finanza, Barracelli), sanitarie (ASSL, NAS), Prefettura, organizzazioni ambientaliste (tutte le sigle), sindacati (tutti). E dal Sindaco Conoci.
Pare che un’ordinanza, per mettere in sicurezza l’area, dell’allora Sindaco Mario Bruno, sia stata ignorata da chi aveva l’obbligo di provvedere.
Ora, come se non bastasse, attorno al fabbricato si è formata una discarica di rifiuti di ogni genere (come documentano le foto scattate questo pomeriggio) dentro ma anche fuori la recinzione dove la competenza per la rimozione credo spetti alla ditta che ha l’appalto. Ma nessuno vede…
Chissà se alla luce di tanto a qualcuno viene voglia di fare una comunicazione alla ASSL di Sassari o, in via alternativa, ai Carabinieri per la tutela della salute NAS per le eventuali verifiche del caso”.
Antonio Pirisi