ALGHERO – “Lo ripetiamo da mesi che la paralisi del Consiglio Comunale si riflette sui principali settori della vita amministrativa del Comune di Alghero. E, ad oggi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non per uno spirito negativo e di critica pregiudiziale, che non ci appartengono, ma per una reale fotografia e analisi degli accadimenti politici. Anche se ci duole dirlo, avevamo ragione: oltre il disfacimento generale dell’Ente Pubblico assistiamo al tramonto delle partecipate”. Sono i consiglieri comunali del gruppo di Forza Italia-Alghero Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi e Michele Pais a puntare i riflettori su due importanti e basilari ramificazioni del Comune di Alghero legate all’ambiente.
“Uno stato comatoso che, a parte la propaganda partigiana tramite comunicati pieni di nulla che tende a nascondere anche l’evidenza, si riverbera sull’immagine della città e sopratutto sulle sue potenzialità ad oggi sacrificante sull’altare dei personalismi di Bruno e suoi compagni. Un esempio su tutti è quello del Parco di Porto Conte e Area Maria Protetta. Potremmo scrivere libri sulla bontà del lavoro svolto dalle passate gestioni di entrambi gli organismi e sulle progettualità e fondi captati e utilizzati dalle Giunte di centrodestra. Mentre oggi tutto è fermo. Tutto tranne la scelta sulle dinamiche del personale. Una fissazione di Bruno, Tanchis, Selva e i pochi sodali rimasti a giocare da amministratori sulla pelle degli algheresi. Vedono tutto in termini di assunzioni e assegnazione di prebende. Non c’è progettualità, alcuno sviluppo e nessuna visione di enti come il Parco e l’Area Marina che da soli potrebbero garantire sviluppo e crescita a gran parte del territorio. Invece assistiamo inquadramenti del personale bislacchi e soprattutto ad uno sperpero del denaro mai visto”.
“Nel primo caso a Villa Gioiosa pare che tutti siano amministrativi, quando invece è evidente, dopo anche la questione dei dipendenti ex-Ifras, che ci sia bisogno come il pane anche di semplice manovalanza. E poi il famigerato “Emozioni di Primavera”. Alle manifestazioni e borgate sono state date le briciole, mentre per la “comunicazione”, ad una ditta di Milano, collegata all’area soriana, sono arrivate diverse migliaia di euro. Ed i risultati? Pessimi. Infatti nonostante quanto annunciato e preventivato sulle sognate ricadute economiche sul Parco, che avrebbe dovuto introitare (parole del direttore) “almeno quanto speso” ovvero oltre 100.000 euro, siamo fermi a pochi panini, birre vendute e qualche biglietto di visitatori. E se dovessimo togliere le scolaresche, il numero dei visitanti crollerebbe miseramente. Senza considerare che considerare i bambini delle scuole dei turisti è quanto meno da allusivo. Ancora peggio per l’Area Marina Protetta”.
“L’assessore Selva, in uno dei suoi tanti slanci farneticanti, come recentemente sulla posidonia e sull’igiene urbana sparando cifre e dati inventati, aveva assicurato che l’Amp poteva “dipendere” dal Parco. Ma forse sia Bruno che Selva ignorano che l’Area Marina Protetta dipende dal Ministero è che solo una decisione chiara e uniforme da Roma potrebbe definire il passaggio dell’ente dal Comune, ma ad oggi così non è. L’unica verità è che l’amministrazione di sinistra del Wwf, del Fai e delle associazioni ambientaliste ha affondato le due colonne del turismo e tutela ambientale del territorio. Un danno che sarà ricordato per decenni visto il percorso virtuoso intrapreso fino pochi anni fa che aveva portato entrambi gli enti ad essere protagonisti anche dello sviluppo del territorio partendo, magari, proprio dalla definizione del Piano del Parco. Ma, come detto, senza Consiglio, senza Giunta e oramai senza neanche Sindaco, Alghero, e pure le sue partecipate (motore del Comune), sono al collasso totale.
Nella foto il gruppo consigliare di Fi con l’onorevole Tedde
S.I.