Parco: delibera salva-lavoratori

ALGHERO – Il Parco raddoppia. Certo, tra le due scelte in capo al mitico gioco a quiz di Mike Bongiorno, è certamente meglio di lasciare. Ma si è passati dal paventato rischio che l’ente di Porto Conte restasse senza personale all’attuale proposta di delibera che prevede il passaggio dalle 10 attuali unità ad un totale di 20 nei prossimi tre anni. Un documento a cui ha lavorato alacremente il direttore Mariano Mariani impegnato in prima linea affinchè tutti i dipendenti non venissero lasciati definitivamente a casa dopo la scadenza della convenzione con l’Ati Ifras non rinnovata, insieme agli altri 500 lavoratori del Geominerario, come da scelta della Giunta Pigliaru votata dalla maggioranza di centrosinistra. Ma le proposte in campo, come emerso in questi giorni, avevano creato nuove tensioni nella compagine che sostiene Mario Bruno con una parte che era a favore al mantenimento degli attuali maestranze (Udc e in particolare il componente del cda Gigi Cella) e altri (bruniani) che avevano seri dubbi ed erano propensi per azzerare tutto e ripartire. Tanto che i lavoratori avevano anche già avviato i contatti col Tribunale del Lavoro per verificare anche l’extrema ratio dell’intervento di organismi terzi.

Ma tale eventualità, almeno salvo sorprese, sarà scongiurata. Infatti, l’assemblea convocata per domani (giovedi) alle ore 18, dovrebbe ratificare quanto previsto dalla delibera utile, soprattutto, a salvare gli attuali lavoratori che sono oggettivamente una ricchezza per il Parco vista la loro esperienza nei campi di riferimento. Anche se, è oggettivo, che il Parco attende serie politiche di crescita e sviluppo con anche scelte innovative e moderne per produrre economia ed occupazione stabile senza dover sperare in interventi di salvataggio. Del resto Bruno, ancora una volta in difficoltà dal punto di vista politico, oltre che rispetto alle solite note diffuse problematiche amministrative, ha scelto la “seconda convocazione”. Per cui saranno utili sono 8 consiglieri più lo stesso sindaco. Un totale di nove, dunque appena 5 a favore, utile a raggiungere in extremis l’obiettivo prefissato. Del resto, come oramai accade per quasi tutti i provvedimenti (pochissimi) importanti che giungono in discussione e approvazione nella massima assise cittadina, Bruno può contare su una “maggioranza liquida”. Ma, visto l’avvicinarsi anche degli appuntamenti elettorali, possibile che tale “liquidità” potrebbe venire meno.

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Nella foto una delle ultime assemblee del Parco con pochi consiglieri presenti

S.I.