Parco e Agro, è l’ora dello sviluppo

ALGHERO – “Per tutelare e valorizzare i nostri imprenditori agricoli non basta parlare di agro. Mai, come in questo caso, le chiacchiere stanno a zero. Ciò che occorre sono i fatti, la concretezza, le idee”. Afferma in una nota il Portavoce cittadino di Forza Italia, Ferdinando Manconi, candidato alle prossime elezioni amministrative del 16 giugno a sostegno di Mario Conoci sindaco nel Centrodestra.

“Gli imprenditori agricoli algheresi devono essere posti nelle condizioni di poter fare impresa, di poter trarre reddito dai propri fondi contribuendo, contestualmente e conseguentemente, a migliorarne la percezione estetica, il valore, la qualità, la sicurezza del nostro territorio. Da troppi anni un Piano Paesaggistico Regionale calato dall’alto senza alcuna condivisione ha narcotizzato la potenzialità produttiva della nostra Bonifica, assopendo l’entusiasmo di nostri agricoltori, causando un pericoloso spopolamento e conseguente abbandono dei fondi. Oggi, con una mera variante al Piano Regolatore, gli stessi responsabili di quella deprecabile ingiustizia normativa, cercano di porvi rimedio causando ulteriori danni irreparabili, offendendo, altresì, la dignità di centinaia di famiglie fino a svilire il lavoro dei tanti assegnatari e dei loro successori”.

“L’agro di Alghero – incalza il portavoce azzurro – merita oggi una profonda riforma che passi dagli strumenti urbanistici fino ad arrivare alla regolamentazione del Parco Naturale di Porto Conte, una realtà che dovrebbe rappresentare un valido alleato per le tante imprese agricole algheresi ma che, spesso, si è trasformata nell’ennesimo erogatore di vincoli, di norme e di freni”.

“Un Parco che in questi ultimi cinque anni ha visto alternarsi Presidenti ed Assemblee consiliari incapaci, di fatto, di valorizzarne le risorse, di orientarne le potenzialità, di ampliarne la capacità attrattiva verso i mercati, se non marginalmente ed in maniera frammentata e per niente organica.

“Un Ente – prosegue il duro attacco di Manconi – che avrebbe potuto normare buona parte del territorio di Bonifica invece di accontentarsi di fungere da spettatore mentre altri ne definivano le regole, ne tracciavano le guide, ne individuavano le sommarie mete”.

“Eppure non mancano al suo interno le capacità, la competenza, lo spessore professionale di chi vi opera. La ricetta per il rilancio quindi – prosegue l’esponente azzurro – dovrà necessariamente ripartire da queste figure e prevedere una modifica coraggiosa e decisa dello statuto: un progetto serio, strategico, autorevole in grado di costituire un soggetto capace di imprimere il giusto slancio al nostro territorio di Bonifica, in un’assemblea allargata ai portatori d’interesse che operano nell’agro – in primis proprio gli imprenditori, così come le associazioni e i comitati – veri conoscitori ed interpreti di questa importante risorsa”.

“Ripartiamo dagli uomini e dalle donne – conclude la nota – che con il loro cuore, la loro testa e il proprio entusiasmo hanno fatto diventare la nostra realtà cooperativistica tra le più quotate sull’isola e non solo; una dimensione esportabile anche in altri settori produttivi oggi limitati dall’impossibilità di individuare un interlocutore comune o di competere con gli altri produttori oltre Rudas; da quelle donne e da quegli uomini che non hanno mai smesso di crederci, nonostante tutto, e che, ancora oggi, ridono, piangono e sognano in quelle terre che i nostri nonni hanno strappato ad una natura avversa e che noi ci imponiamo di liberare da una politica miope”.

Nella foto Ferdinando Manconi

S.I.