CAGLIARI – È partita ufficialmente oggi con la presentazione delle proposte che
approderanno al tavolo sul programma di governo in vista delle imminenti
elezioni regionali, la campagna elettorale dei Riformatori sardi. Alla
presenza dei dirigenti del partito, di numerosi sindaci e amministratori
arrivati a Oristano da tutta la Sardegna e ai candidati, sono state
illustrate idee e strategie per il futuro della Sardegna. Sei i grandi
temi (a loro volta suddivisi in articolazioni specifiche) individuati
dai Riformatori e considerati strategici, quindi parte integrante
fondamentale e imprescindibile del prossimo programma di governo:
Insularità; Ambiente, Energia e Transizione Verde; Innovazione
tecnologica e modernizzazione della Regione e PA; Qualità della vita;
Politiche di occupazione e formazione; Progetti speciali (in primis
quello relativo alla valorizzazione del patrimonio nuragico sardo in
chiave Unesco, senza tralasciare il comparto agricolo verso cui i
Riformatori presentano un articolato progetto legato all’innovazione).
“Oggi abbiamo condiviso punto per punto gli elementi qualificanti di
quelle che a nostro avviso sono le leve da spingere per uno sviluppo e
una crescita duraturi della Sardegna e che insieme rappresentano vere e
proprie aree tematiche sulle quali intervenire”, ha spiegato Franco
Meloni, coordinatore delle proposte presentate nel corso della seconda
riunione del Coordinamento regionale dopo quella di luglio (a cui farà
seguito l’ultimo incontro di presentazione delle liste). Dal tavolo del
Coordinamento il segretario regionale Aldo Salaris, ringraziando i
partecipanti, ha evidenziato “l’azione svolta a supporto del tessuto
economico e sociale sardo in questi anni, la spinta positiva e il
contributo di idee e progetti che i Riformatori hanno saputo mettere in
campo in questa delicata fase di messa a punto del programma. Un impegno
– ha detto – che ci qualifica come forza fondamentale della coalizione,
radicata sul territorio e pronta a coglierne le istanze”.
“Questa Legislatura è stata straordinaria perché abbiamo ottenuto due
risultati storici – spiega il consigliere regionale e Presidente della
Commissione Insularità, Michele Cossa – Si tratta del riconoscimento
costituzionale dell’insularità e dell’avvio del grande progetto sul
riconoscimento Unesco del patrimonio nuragico sardo, ma la prossima
Legislatura sarà decisiva, specie sul tema dell’insularità. Senza
tentennamenti e mostrando forza e unità abbiamo il dovere di continuare
con forza e decisione a difendere i nostri diritti alzando la voce con
lUnione europea e con il Governo nazionale”.
“I risultati ottenuti con coerenza, impegno e responsabilità verso i
sardi ci consentono oggi di chiudere una Legislatura che pur nelle
difficoltà ha visto distinguersi i Riformatori, sempre pronti a portare
un fondamentale contributo di idee per lo sviluppo della nostra Isola e
di ogni singolo territorio, perfino dei più piccoli – ha aggiunto la
consigliera Annalisa Mele – Con lo stesso spirito abbiamo proposto oggi
un piano di sviluppo lungimirante e orientato al benessere dei sardi e
alla crescita della Sardegna”.
“Nel corso del Coordinamento regionale, al quale hanno preso parte
tutti gli otto coordinamenti provinciali sardi dei Riformatori, abbiamo
presentato quelle che a nostro avviso sono le migliori proposte per
governare i prossimi cinque anni”, ha aggiunto la Presidente del
partito, Mara Lai.