Passato e presente: parla Lubrano |video

ALGHERO – Sono passati quasi tre anni dalla seconda fine anticipata di un mandato nel giro di pochi mesi: prima Tedde nel 2011 e poi Lubrano nel 2013. E’ proprio da quel periodo e dalla volontà di creare “qualcosa di nuovo” che si arriva alla spiegazione delle attuale stagnazione amministrativa e politica in cui è piombata Alghero. Condizione che si riflette in maniera negativa in quasi tutti i settori e che inspiegabilmente trova, per alcuni troppo spesso, delle opposizione troppo “light” e meno rigide rispetto a quanto chiede l’elettorato che li ha mandati a rappresentare la cittadinanza, tutta.

Ma tali problematiche sono nate proprio in quegli anni quando terminò il periodo virtuoso di governi di centrodestra con il testimone che passò, vista la sconfitta del candidato Marinaro, all’ex-presidente di Confindustria. Candidato che vinse le primarie contro Daga e che divenne dunque, grazie all’indicazione e sponsorizzazione di Bruno e del suo gruppo facente capo all’associazione un’Isola, il sindaco di Alghero. Anche in quel caso, forse per suggerimenti errati, si pensò subito a guardare al passato e non al futuro e alle cose da fare. Un modo di governare col torcicollo evidentemente nel dna di quel tipo di gruppo politico che ancora oggi si riflette su Alghero in maniera negativa. Ma nessuno, quando Lubrano fu fatto cadere, grazie anche alla decisione della maggioranza dei suoi consiglieri con anche il via libera, a seguito di una forte critica pubblica, dell’ex-tesoriere e consigliere regionale di Progetto Sardegna, oggi sindaco del centro catalano, si sarebbe aspettato che “il dopo” sarebbe stato così nefasto.

Ed in molti, anche a denti stretti, a distanza di qualche tempo, si può addirittura dire, che si siano pentiti di aver fatto terminare in anticipo l’esperienza di Lubrano. Nell’intervista di Algheronews è lo stesso titolare dell’Hotel Porto Conte a ricordare che gli elementi e suggerimenti negativi, spesso, arrivano da terzi e anche da una composizione di maggioranza che vedeva elementi, come il movimento nato in seno ad Architettura, che spostava l’asse (e ancora oggi lo fa) verso posizione arcaiche e non a favore di sviluppo e crescita che hanno pesato subito nel percorso amministrativo.

Politica ma non solo nell’intervista con Stefano Lubrano in esclusiva per Algheronews e ciò dopo un lungo silenzio in video, a parte gli interventi come Patto Civico, movimento con cui aveva riprovato (andando male) la corsa alle elezioni proprio nell’ultima tornata che ha visto la consegna della fascia tricolore a Mario Bruno. Intrecci tra le varie forze politiche, imprenditoriali e sociali di Alghero che spiegano molto riguardo ad una città (potenzialmente ricca, oggi povera) che rispetto ad altri territori è inchiodata ad oltre un lustro fa. E ciò inizia ad essere mal sopportato da quasi tutti i cittadini, indigeni e turisti.

Nella foto Stefano Lubrano

S.I.