PALMA DI MAIORCA – “Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di storico: stiamo costruendo un futuro migliore per le nostre isole, condividiamo una scommessa importante basata sulla fiducia reciproca” ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru intervenendo a Palma di Maiorca all’apertura dei lavori su “L’insularità nel Mediterraneo occidentale”, insieme a Gilles Simeoni, presidente del Consiglio Esecutivo della Corsica e Francina Armengol, presidente del Governo delle Isole Baleari.
Pigliaru ha sottolineato che al centro di questa scommessa c’è il riconoscimento di un “diritto di cittadinanza che promette alle nostre popolazioni una migliore prospettiva di benessere e ci rinforza nel dialogo internazionale come ambasciatori tra l’Europa e la sponda Sud del Mediterraneo. A Cop22 ho visto quanto il nostro ruolo può essere importante nel promuovere pace e benessere. Ma perché ciò avvenga bisogna che i nostri cittadini si sentano ben trattati dall’Unione europea”. Il Presidente della Sardegna ha, dunque, tenuto il punto sul concetto di insularità, specificando che da questa emergono problematicità immediatamente individuabili, per le quali servono ricette ad hoc e investimenti strutturali – quali il metano per la Sardegna – e altre meno direttamente rilevabili che possono essere affrontate attraverso compensazioni (es. i maggiori costi legati alla logistica).
Ancora, ha aggiunto Pigliaru, è necessario incidere sulla normativa europea sugli aiuti di stato: “In Europa non sanno cosa significa essere un’isola, ci trattano come qualsiasi territorio continentale, dove esistono alternative all’aereo”. In conclusione, Pigliaru ha ricordato come i tre presidenti parlino la stessa lingua e abbiano la stessa visione e intelligenza collettiva. “Simili accordi sono stati tentati anche nel passato, ma non sono andati molto lontano. Noi faremo la differenza”.
Nella foto Pigliaru durante l’incontro a Palma
S.I.