CAGLIARI – “Da una prima lettura della legge di stabilità, appena trasmessa al Senato, risulta che l’articolo 34, riguardante il Concorso alla finanza pubblica delle Regioni e delle Province Autonome, conferma fino al 2018 il taglio di 97 milioni di euro l’anno imposto alla Sardegna dal Governo Renzi con la precedente legge di stabilità (art. 1, comma 400)”. Lo dichiara Ugo Cappellacci, coordinatore regionale, che denuncia l’atteggiamento succube della Giunta Pigliaru nei confronti del Governo nazionale.
“E’ sconcertante – prosegue l’esponente azzurro- che il presidente della Regione abbia espresso un sommario giudizio positivo sulla manovra, addirittura prima che fosse pubblicato il testo finale, dimostrando di essere più realista del re e di perseverare in una linea politica di passiva complicità verso le scorribande di Renzi e compagni, che continuano a mettere le mani nel salvadanaio dei sardi. La mancanza di coraggio di questa Giunta – prosegue il coordinatore- cosa caro ai sardi: oltre 80 milioni di fondi FSC, altri 65 per coprire gli 80 euro dati e poi ripresi con gli interessi e la minore disponibilità di risorse causata dal patto-patacca Pigliaru Padoan e i 97 milioni ogni anno dal 2015 al 2018 sottratti dalle due leggi di stabilità sono il bilancio con il segno meno di una Giunta pavida e sottomessa ai capibastone romani”.
“Hanno chiuso con disonore la vertenza entrate, rinunciando ai numerosi ricorsi promossi nella precedente Legislatura e perfino agli effetti di quelli già vinti. O questa giunta – ha concluso Cappellacci- decide di difendere i sardi dal Governo anziché il Governo dai sardi o e meglio che torni a tenere lezioni e convegni, sicuramente più adatta ad un gruppo di baroni tutta teoria e niente pratica”.
Nella foto Alessandra Zedda e Ugo Cappellacci
S.I.