ALGHERO – “Si è svolta nella mattinata del 1° Novembre presso la Sede del Circolo Cittadino del PD in via Mazzini 99, la prima fase preliminare del Congresso PD Sardegna, con all’ordine del giorno la discussione e il voto dei documenti politici e contributi tematici. È il primo evento con persone presenti in tempo di pandemia, che nel rispetto della normativa anti-Covid, vede la partecipazione di un consistente quanto interessato numero di iscritti vecchi e nuovi”. Cosi il segretario del Pd di Alghero Mario Salis.
“La nomina del presidente dell’assemblea, che ha eletto Cici Peis, alla presenza del delegato della Commissione Provinciale di Garanzia Luca Madau, è stata preceduta dal saluto introduttivo del Segretario di Circolo Mario Salis, che ha ribadito l’importanza del momento congressuale per il partito e che rappresenta il tempo in cui si discutono le mozioni e si eleggono i propri vertici”.
“Il Congresso del PD svolge un compito importantissimo, oltre quello fondamentale di tutela degli interessi della collettività, da un contributo rilevante al dibattito democratico nel Paese ed è argine alla deriva populista e sovranista. Il Congresso di Alghero può, con competenza, dedizione e umiltà, dare un valente contributo per la costruzione di un motore organizzativo capace di offrire risposte, con scelte politiche coraggiose, ai cambiamenti socio- culturali di una società in rapida mutazione e sempre più distante dalla partecipazione alla gestione del bene comune”.
“Si sono avvicendati negli interventi Enrico Daga che ha presentato il documento ” per un Congresso di Riconciliazione e Ricostruzione “, sottolineando che ad un’ Italia Europeista, che riscopre la speranza e la fiducia, che si prende un ruolo da protagonista in Europa, corrisponde una Sardegna delusa, smarrita e rassegnata. La nostra regione nel punto più alto del consenso populista nel Paese, ha affidato le sorti del proprio futuro ad una compagine a trazione leghista accreditata dall’uso del simbolo del partito di Emilio Lussu per una causa sbagliata. Dopo 30 mesi dalle elezioni , non c’è un settore economico e sociale che oggi non dichiari una profonda delusione”.
“Le analisi dei più importanti Istituti di Ricerca ci consegnano una Sardegna depressa e sfiduciata, che non si fida più delle Istituzioni Regionali. È necessario organizzare il cambiamento, occorre arrivare preparati al prossimo appuntamento elettorale per la Sardegna, alla quale serve un PD capace di costruire un’alleanza in grado di assumersi il compito di riprendere il percorso di crescita. Serve un Partito Democratico che edifichi un fronte progressista e guardi ai giovani portatori di grandi valori della difesa della terra dal cambiamento climatico, della giustizia sociale, della accoglienza e integrazione”.
“Al PD che si candida ad invertire la rotta che sta percorrendo la Sardegna, serve un partito fortemente rinnovato nei comportamenti e nelle regole. Per questo occorre un Congresso di Riconciliazione e Ricostruzione. Luigi Lotto ha relazionato sul documento ” Eguaglianza, Sostenibilità, Lavoro “, sottolineando che il Partito ha bisogno di un congresso partecipato e impegnato a costruire un progetto politico per la Sardegna e un nuovo gruppo dirigente che dia alla Regione un nuovo governo”.
“Un progetto per la Sardegna che punti a sconfiggere la crisi economica, la disoccupazione lo spopolamento delle zone interne e che crei le condizioni per il superamento del disagio sociale e della crisi sanitaria. Un nuovo gruppo dirigente, di donne e uomini, che sappia creare le condizioni per sconfiggere la politica della attuale Giunta Regionale Sardo-leghista e costruisca a tal fine, una nuova alleanza che unisca le attuali forze di opposizione in Consiglio regionale, allargata a movimenti e forze che abbiano a cuore il rilancio della Sardegna. Un gruppo dirigente che costruisca un partito rinnovato , aperto ai giovani e alle donne , attento alle istanze del popolo sardo, che ne rilanci la presenza in tutto il territorio. Il congresso si concluderà nel mese di dicembre”.