ALGHERO – “Forte volontà di rilancio dell’azione politica della coalizione di centrosinistra e sovranista in tutta la provincia ed in particolare nella città di Alghero e apertura a quelle forze politiche autonomiste, di sinistra e moderate disponibili a condividere e ridisegnare un progetto politico”. Cosi il documento diffuso dalla segreteria provinciale che, di fatto, sancisce la pace tra il Pd e i bruniani. Infatti basta vedere le sigle (alcune ancora da trovare rappresentanza in consiglio), Partito Democratico, Partito dei Sardi, Mdp-Campo progressista, Democratici per Alghero e Sinistra civica e Lista per Alghero per comprendere, che è ritornato il sereno. Almeno per adesso. Infatti ci sono ancora da definire gli assetti e soprattutto da raggiungere gli obiettivi che, restando sempre a tale documento, paiono difficili da realizzare se non utopici. Del resto non mancano solo molti mesi alla fine della consiliatura.
“È questo in estrema sintesi l’esito della riunione che martedì sera si è svolta nei locali della sede del Partito Democratico di Alghero. Un incontro che è servito a riunire, per la prima volta, intorno allo stesso tavolo quell’alleanza che era venuta meno alle elezioni amministrative del 2014. Un confronto al quale hanno dato un interessante ed utile contributo tutti i soggetti presenti. Da parte di tutti è emersa infatti la necessità di superare le divisioni, mantenute in questi ultimi anni, e di guardare tutti insieme e uniti alle importanti sfide elettorali dei prossimi mesi a livello nazionale, regionale e locale. Parte importante del confronto è stato incentrato sulla situazione politica al Comune di Alghero dopo le dimissioni del Sindaco Mario Bruno, lo svolgimento del congresso cittadino del Partito Democratico e il documento di sintesi approvato in quella occasione”.
“Il centrosinistra sovranista prende d’atto dell’insuccesso dell’alleanza politica scaturita dal voto alle elezioni 2014, e dalla conclusione dell’esperienza che vedeva insieme forze politiche di sinistra, liste civiche Udc e Upc. Oggi ci sono le condizioni perché, con il contributo di tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nel centrosinistra sovranista, ci possa essere una responsabilità comune e un rilancio dell’azione politico programmatica dell’amministrazione comunale. Fondamentale é partire dalla condivisione programmatica: il varo del Piano Urbanistico, del Piano dei litorali e del piano delle borgate, la riscossione dei tributi, la razionalizzazione degli immobili pubblici, la revisione profonda della governance delle partecipate, sono nodi imprescindibili per uno sviluppo della città al servizio del nord-ovest dell’isola come lo sono scelte strategiche sul modello di sviluppo e sugli strumenti necessari, dal parco, al porto e all’aeroporto. L’obiettivo comune é quello di un rilancio economico e sociale di Alghero che può e deve diventare un centro strategico per lo sviluppo dell’intero territorio del Nord della Sardegna”.
“Tutto ciò può avvenire meglio se a governare la città nel proseguo della legislatura vi sarà un Sindaco, con una maggioranza politica in consiglio comunale, in relazione con il governo regionale e del territorio, e non un commissario. E’ pertanto su queste basi è stato chiesto al Sindaco di rivedere e valutare il ritiro delle sue dimissioni in quanto modificato il quadro politico che le hanno generate. Un Sindaco che senta profonda la responsabilità di condividere le scelte e relazionarsi per una fase totalmente nuova e con un progetto di governo condiviso con le liste civiche e le forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra sovranista di Alghero e della provincia di Sassari”.
Nella foto il segretario provinciale Cordedda, quello cittadino Salis e il senatore Silvio Lai
S.I.