ROMA – “A volte il panico fa perdere la lucidità ma il senatore Meloni sconfina nell’allucinazione quando, a proposito delle dimissioni della Todde, se la prende con l’unico che non le ha chieste: il sottoscritto. Non ho chiesto le dimissioni perché sono garantista. Ringrazio il senatore perché mi permette di ricordare che proprio il M5S chiese le mie dimissioni e mi qualificò come impresentabile per un processo che si concluse con un’assoluzione con formula piena, perché il fatto non sussiste. Insomma, la mia è un’innocenza non presunta ma comprovata dai fatti perché dopo aver verificato ogni mio respiro, non è stato trovato nulla che non fosse a posto. Auguro la stessa serenità al senatore Meloni, alla Presidente Todde, al Movimento Cinquestelle. Se, anziché fare chiarezza in casa loro, continuano a esercitare la calunnia e la mistificazione, difficilmente usciranno dall’angolo in cui si sono cacciati. Consiglierei di fare un bel bagno di umiltà e di garantismo, magari un giorno potrebbe tornargli utile. Alla luce delle pesantissime contestazioni alla Todde, quel giorno sembra che sia già arrivato. Per quanto riguarda la mancata digestione della mia vittoria alle regionali del 2009, suggerirei di rivolgersi ad un medico specialista per curare lo stomaco”. Così Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, replica alle dichiarazioni del senatore Marco Meloni.