CAGLIARI – “È un tema che non mi riguarda più: è evidente che M5s e Pd hanno deciso di percorrere la loro strada, io credo disastrosa, hanno cercato di imporre una prepotenza che non ha funziona”. Renato Soru va avanti per la sua strada, il tentativo di ricomposizione con Alessandra Todde e le forze che la sostengono, trainate da Pd e M5s, non è più una priorità: “Non mi interessa più – chiarisce – mi interessa parlare coi cittadini e le cittadine sarde, incontrarli e parlare di un progetto per la Sardegna”. Per Soru, incalzato dai giornalisti a margine della presentazione dell’ingresso di Rifondazione comunista nella Coalizione sarda, “la responsabilità è totalmente nelle mani di due persone: una è Giuseppe Conte, l’altra è Elly Schlein, loro hanno deciso questo accordo, l’hanno deciso su equilibri nazionali che sono incomprensibili. Da una parte cercano di stare insieme, dall’altra Conte prende a pugni il Pd quotidianamente. Essersi presi questa responsabilità qui in Sardegna, soprattutto Schlein e i dirigenti locali del Pd, la trovo una cosa inaudita”.
un tema che non mi riguarda più: è evidente che M5s e Pd hanno deciso di percorrere la loro strada, io credo disastrosa, hanno cercato di imporre una prepotenza che non ha funziona”. Renato Soru va avanti per la sua strada, il tentativo di ricomposizione con Alessandra Todde e le forze che la sostengono, trainate da Pd e M5s, non è più una priorità: “Non mi interessa più – chiarisce – mi interessa parlare coi cittadini e le cittadine sarde, incontrarli e parlare di un progetto per la Sardegna”. Per Soru, incalzato dai giornalisti a margine della presentazione dell’ingresso di Rifondazione comunista nella Coalizione sarda, “la responsabilità è totalmente nelle mani di due persone: una è Giuseppe Conte, l’altra è Elly Schlein, loro hanno deciso questo accordo, l’hanno deciso su equilibri nazionali che sono incomprensibili. Da una parte cercano di stare insieme, dall’altra Conte prende a pugni il Pd quotidianamente. Essersi presi questa responsabilità qui in Sardegna, soprattutto Schlein e i dirigenti locali del Pd, la trovo una cosa inaudita”.