Peculato fondi: processi in vista

ALGHERO – Procede senza sosta il processo sull’uso illecito dei fondi ai gruppi. Oramai, dopo un inizio dedicato al cosi detto “primo filone”, che si è chiuso nel mese di febbraio [Leggi], il Pubblico Ministero Marco Cocco sta esaminando le carte dei vari partiti per giungere a breve alla conclusione della seconda parte dell’inchiesta che vede ancora sulla graticola una cinquantina di esponenti politici accusati del reato di peculato, in taluni casi persino “aggravato”.

Di questi sono circa 30 quelli facenti capo al centrosinistra e una decina al centrodestra. Del primo gruppo, vista la sua militanza in Progetto Sardegna nel ruolo preminente di tesoriere c’è anche l’attuale sindaco di Alghero Mario Bruno che, poi, è stato anche capogruppo del Pd. La sua esperienza da consigliere regionale è finita sotto la lente degli inquirenti. A breve, si prevede entro il mese di maggio, il Giudice deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio dei restanti rappresentanti politici tra cui, come detto, il Primo Cittadino algherese.

Nel frattempo, in questi giorni sono arrivate ulteriori comunicazioni ai personaggi coinvolti nell’indagine. Si parla della chiusura dell’iter che precede proprio la decisione di far partire i processi. Ad aprire questa seconda fase ci sono le scelte (differenti) dei leader del Psd’Az che, seppur sotto inchiesta per il medesimo reato, anche se le cifre sono differenti, hanno scelto una differente linea difensiva. Giacomo Sanna, a cui sono contestati 45mila euro, andrà a processo. Inizio fissato nel mese di luglio. Mentre Efisio Planetta, che deve rispondere dell’uso illecito di 83.000, ha scelto di patteggiare per 2 e anni mezzo di condanna.

Nella foto un’udienza dei fondi ai gruppi presso il Tribunale di Cagliari

S.I.