ALGHERO – Protesta di una rappresentanza dei pescatori algheresi. Ieri si sono recati dal Sindaco per restituire le licenze e chiudere l’attività. “Tra restrizioni e costi alle stelle non riusciamo ad andare avanti”, ha detto un pescatore “per questo chiediamo di essere ascoltati dall’Amministrazione e dal Parco di Porto Conte”. E proprio per provare a trovare un punto di incontro tra le istanze del comparto e le regole nazionali della tutela delle acque che insistono nelle aree marine protette, come quella di Capo Caccia – Isola Piana, il presidente della quinta commissione, sentiti i vertici di Casa Gioiosa, ha fissato un Commissione per venerdi (alle ore 16 a Lo Quarter).
In questa occasione, alla presenza dei vertici dell’Ente Parco, saranno ascoltati nuovamente i pescatori che hanno avanzeranno le loro proposte, anticipate nella protesta di ieri che ha visto la consegna di 23 licenze (dunque non poche come qualcuno paventava qualche giorno addietro). “La nostra proposta si articola principalmente in due richieste, la prima rivolta all’amministrazione comunale perché se ne faccia carico, visto che tempi sono maturi, e dare una svolta al nostro comparto, con punti ed obbiettivi da perseguire in modo unitario”.
E ancora, all’Amministrazione Conoci “viene chiesto attivazione di uno sportello per la pesca algherese per l’intero comparto; partecipazioni ai bandi sui fondi europei regionali nazionali; corsi formativi, sia di aggiornamento sulle normative e opportunità sia per i giovani che da poco hanno intrapreso o intraprenderanno questa attività; raccolta rifiuti e monitoraggio del pescato; pulizia mari e spiagge, collaborazione a progetti di tutela con le associazioni ambientali; incontri informativi aperti per la conoscenza della tradizione e della storia marinara della città di Alghero; progetti di ripopolamento delle specie che sono in sofferenza e promozione e valorizzazione del pesce povero”.
Mentre la seconda proposta è rivolta ai vertici dell’Area Marina Protetta e consiste nel rivedere “gli articoli relativi alla pesca artigianale nel Disciplinare Attuativo (art 10) in vigore, e del Regolamento di Attuazione (art.23) in via di approvazione; ridiscutere la chiusura della zona C ora in vigore”.