ALGHERO – Approvato in via definitiva questa sera in Consiglio Comunale ad Alghero il Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica, strumento atteso da oltre 15 anni dalle aziende agricole dell’agro algherese per potersi rinnovare e dotare delle infrastrutture necessarie per stare al passo con la concorrenza. Plauso dalle borgate per il passaggio della “variante urbanistica” che permette di superare le maglie stringenti del Ppr e delle normative paesaggistiche esistenti.
Il commento a caldo di Tonina Desogos, Presidente del Comitato di Borgata di Maristella: “Siamo felici che abbia prevalso il buon senso. Dopo oltre 5 anni di iter dove ingegneri per un giorno, gufi e leoni da tastiera hanno tentato di affossare il Piano cercando di apportarvi modifiche che hanno prodotto, in definitiva, un grave allungamento dei tempi e zero risultati sostanziali, finalmente oggi le borgate possono uscire dal letargo forzato al quale erano state costrette per l’assenza di uno strumento urbanistico conforme al PPR. Borgate alle quali, auspichiamo, questa amministrazione vorrà presto rivolgere finalmente lo sguardo attraverso riqualificazioni e investimenti importanti. Ringrazio tutto il consiglio comunale e l’Assessore Emiliano Piras per aver deciso di portare a termine questo lungo percorso amministrativo, l’ex assessore all’urbanistica Alessandro Balzani per il forte contribuito e Antonello Usai per averlo iniziato dietro nostre sollecitazioni.
Ringrazio l’ex assessore regionale Cristiano Erriu per aver permesso questa variante e tutti i tecnici della Regione, a partire dal dirigente Ing. Antonio Sanna, per la comprensione e la disponibilità dimostrate. Non può mancare un ringraziamento a Enrico Daga per il supporto politico in Regione in alcune fasi concitate dell’iter. Grazie anche a Coldiretti per il sostegno e al consigliere Mimmo Pirisi per aver preso alcune decisioni senza le quali non saremmo giunti a questo punto. Ultimo, ma non ultimo, un grazie di cuore a tutti i borgatari che ci hanno dato fiducia in questi anni. Questa non è la fine di un iter ma l’inizio della rinascita dell’agro di Alghero”.