ALGHERO – “Leggiamo con sgomento le parole di chi rappresenta l’Amministrazione comunale relativamente ai benefici che porterà il Piano di Valorizzazione della Bonifica. Fanno la conta dei morti: 35 poderi secondo l’Amministrazione. Un errore secondo le Borgate perché questo Piano, così come concepito senza condivisione con i portatori di interessi, ha fatto e farà una strage“. Comitati di Borgata di Maristella, Guardia Grande – Corea, Sa Segada – Tanca Farrà.
“Il Piano infatti mina in modo molto grave la competitività agricola del territorio, rendendolo di gran lunga meno appetibile rispetto a zone contigue al di fuori del perimetro della Bonifica ma non solo. Facciamo l’esempio di Arborea, territorio di Bonifica come Alghero con PUC approvato dal 2010 conforme al PPR, dove evidentemente l’agricoltura è tutelata: lì sono state accordate regole nettamente più competitive”.
“Ad Alghero la mancata condivisione con il tessuto imprenditoriale agricolo ha portato a un piano accademico che non rispecchia le esigenze del territorio e che peraltro in alcuni punti prevede un consumo del suolo ingiustificato. Un piano affrontato dominati dalla paura anziché dal coraggio. Il coraggio della visione del futuro, della condivisione, degli interessi dei cittadini”.
“Mario Nonne si compiace per i pochi morti che secondo lui sono rimasti sul campo: egli, come unico rappresentante dell’agro in maggioranza, avrebbe dovuto fungere da mediatore della partita anziché disinteressarsene, per evitare i problemi che sono emersi. Nonne ha consentito che l’Amministrazione non andasse a un confronto con il territorio prima dell’adozione del Piano. Perché è accaduto questo?”
Nella foto un recente incontro sul piano
S.I.