CAGLIARI – “Il Pecorino romano e il suo ente di tutela Consorzio di tutela del Pecorino romano, con sede a Macomer, sono sotto attacco del governo regionale e della politica laziali, che stanno avviando una vera e propria guerra verso la pastorizia sarda nella sua accezione più generale, mettendo in discussione la titolarità della “DOP Pecorino Romano”, quasi che spetti solo ai produttori laziali il titolo di romano”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia-Sardegna in Consiglio regionale.
“Il Presidente Pigliaru – prosegue l’esponente azzurro- intervenga a difesa del comparto Ovino sardo e della sua produzione di Pecorino romano. Si attacca il Consorzio di Tutela e la localizzazione a Macomer della sua sede, partendo dalla volontà di istituire una nuova Dop denominata “Cacio romano” che ingenererebbe una straordinaria confusione sui mercati e danni difficilmente quantificabili per la pastorizia sarda. Questo è ciò che hanno chiesto al Ministro delle politiche agricole Martina, -che qualche giorno fa ha fatto una passerella in Sardegna per sostenere il sì al referendum del 4 dicembre- , e cioè istituire la nuova Dop del cacio romano. Se malauguratamente la richiesta venisse accolta, si avrebbero due dop di pecorino, una sarda e una romana. Un pastrocchio foriero di confusione e danni. Pigliaru deve immediatamente intervenire sul Ministro Martina, -chiude Tedde- per difendere il comparto Ovino sardo e la sua produzione di Pecorino romano, che costituisce la maggior quota della trasformazione ovina in Sardegna, nonché i suoi organismi di tutela, messi in pericolo da questi attacchi sconsiderati”.
Nella foto il pecorino romano
P.S.