Pigliaru tra rimpastino e urgenze

ALGHERO – Scissione Pd e rimpasto. Questi i temi caldi della politica. L’agognato e imminente restyling della Giunta Pigliaru è sempre più vicino. Com’è normale, ci sono alcuni riflessi derivanti dalla neonata “Cosa Rossa” in capo a Bersani, D’Alema e Speranza pare fare breccia sugli ex-Sel. In particolare il deputato Michele Piras e anche gli attuali consigliere regionali Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. Ma lo sguardo da sinistra è rivolto anche al “Campo Progressista” di Pisapia che vede già il sindaco Zedda tra i promotori e anche il consigliere regionale Francesco Agus. Possibile anche l’approdo del Centro Democratico di Roberto Cappelli e Anna Maria Busia che farebbe proprio gruppo con Agus avendo già perso un paio di esponenti passati col Partito dei Sardi di Maninenchedda.

Tutto questo, come detto, potrebbe avere dei riflessi sul rimpasto. Anche se quel passaggio pare essere già blindato dai partiti con l’ingresso in Giunta al Turismo di Barbara Argiolas (soriana di ferro essendone anche parente) e poi all’agricoltura il commercialista di Olbia Pierluigi Caria. Mentre proprio il nascente gruppo facente capo ai bersaniani Dp dovrebbe scalzare alla Cultura la Firino per fare posto a Giuseppe Dessena (già capo gabinetto). Queste alcune delle caselle che saranno sistemate. Dai primi commenti, molto critici, emerge che in realtà si tratta di un “non-rimpasto”.

Del resto le attese, viste le drammatiche emergenze della Sardegna, erano ben altre. I pezzi da 90 non stanno entrando direttamente in Giunta (pensiamo a Spissu, Fadda e altri leader delle loro aree), le maggiori correnti, in vista anche del congresso del Partito Democratico che si farà in “election-day” (regionale e nazionale) il 30 aprile, in cui si giocano la guida Giuseppe Cucca e Francesco Sanna infatti, l’assessore allo sport del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis, vista la recente diaspora, medita di uscire dalla competizione visto il suo ingresso in Dp.

Nonostante questo, nominato il nuovo segretario, sembra che i maggiori azionisti del Partito Democratico che vedranno, anche seppur in maniera limitata, un dimagrimento con l’uscita dell’area più a sinistra, indicheranno al Governatore Pigliaru un programma con pochi e fondamentali punti da realizzare negli ultimi due anni di mandato. Tra questi diversi centrali tematiche come, ad esempio, il nuovo porto di Alghero. Risposte attese da anni e soprattutto legate a dinamiche non più rinviabili vista la drammatica crisi che attraversa l’Isola e assoluta mancanza di sostanziali investimenti pubblici. Tutto questo, come sempre, salvo sorprese a partire dai continui mal di pancia interni e soprattutto dalle condizioni di salute del Presidente.

Nella foto il presidente Pigliaru

S.I.