Poetry slam ed elettronica allo Spazio Bunker di Sassari

SASSARI – Venerdì 12 (h.21.00) si terrà il concerto di The Future Sound of Koyaanis Naqoy.
Andrea Doro, in arte Koyaanis Naqoy, sperimenta tra trame dronizzate su paesaggi sonoramente distopici pubblicando una prima uscita, un EP intitolato KN, per l’etichetta “HysM?” di Jacopo Fiore e Stefano Spataro. Il sodalizio nasce dall’attività di Stefano e Andrea all’interno del progetto letterario de La Nuova Carne, che racchiude vari sottogeneri weird, prima sotto forma di rivista web e poi estesa ad associazione culturale e successivamente anche a casa editrice.

Le tessiture del suono in KN appaiono armonicamente intense o estese, trasmettendo una certa creatività onirica e oscura, in chi campioni di note diversificate appaiono raffigurazioni in rilievo all’interno di una scultura barocca, giocando quindi tra elementi micro e macro in maniera ondivaga e ipnotica.
The Future Sound of Koyaanis Naqoy è il primo stadio di interazione e scambio tra Koyaanis Naqoy e il batterista campano Antonio Vessa. Il progetto vuole estendere, amplificare, distorcere e stravolgere le già dense atmosfere death ambient/noise che caratterizzano il suono di Koyaanis Naqoy per inoltrarsi in nuovi incroci di territori ritmico/stilistici. In contrappunto alla rarefazione dronica, il drumming di Antonio Vessa tesse una pluralità di stilemi ampia e incisiva. Il risultato è una incessante ricerca verso nuove considerazioni di specie.
Formazione: Andrea Doro, elettroniche; Antonio Vessa, batteria.

La serata sarà aperta dall’eccezionale ritorno sulle scene dei paesaggi sonori distorti di Vargtimmen.
Vargtimmen nasce come progetto “drone” a Sassari nel 2014, chitarra elettrica ed effettistica varia. Vargtimmen non è solo drone, ambient e post-rock ma anche improvvisazione ad alto volume. Il recente completatamento del triennio di chitarra jazz al Conservatorio di Sassari ha influenzato le modalità di lavoro e l’approccio al set di Vargtimmen, che ora è all’ulteriore ricerca di un certo minimalismo nella forma e nella composizione.

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Sabato 13 aprile (h.21.00) è la volta del terzo round del Torneo del CAATS di Poetry Slam
Il torneo di Poetry Slam, giunto al terzo round, promette una serata vibrante di espressione poetica e creativa. Questo evento, organizzato da “Meridiano Zero Teatro” e “CAATS – Consorzio Artisti Artigiani Turritani Sardi” in collaborazione con il collettivo CLIP e Poetry Slam Sardegna, rappresenta un momento imperdibile per gli amanti della parola poetica.

Il Poetry Slam è un gioco poetico in cui gli artisti si sfidano a suon di versi e performance, cercando di conquistare la giuria e il pubblico con la forza delle proprie parole, del proprio stile e della propria capacità di comunicazione emotiva.

A condurre la gara nelle vesti di MC sarà Andrea Doro, mentre gli ospiti della serata saranno i membri dell’associazione sassarese “CLIP – Collettivo Letterario Informale Performativo”, un’associazione che, oltre a organizzare e collaborare a numerosi eventi, si riunisce con regolarità un paio di venerdì al mese per condividere racconti, poesie e testi performativi. L’incontro tra Andrea Doro e il collettivo CLIP sembra essere, quindi, un crocevia temporale tra il passato e il presente dei collettivi di lettura operanti a Sassari e dintorni. Andrea Doro, infatti, fu tra i fondatori del collettivo di letture pubbliche “Grande Nave Madre”, gruppo storico ormai non più attivo che promuoveva la lettura performativa.

La prenotazione è caldamente consigliata, data l’affluenza ai precedenti eventi.
Per info e prenotazioni: spaziobunker@gmail.com

Pagine Instagram per restare aggiornati sui prossimi eventi:
@spaziobunker
@ac_caats
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Andrea Doro nasce in Sardegna nel 1986. Dal 2009 si occupa di poesia e letteratura in giro per l’Italia. Nel 2015 fonda a Sassari il collettivo di letture pubbliche Grande Nave Madre, a cadenza settimanale e aperto a tutti. Nel 2018 pubblica il suo primo libro di poesie Oggetti Abbastanza Smarriti edito dalla casa editrice Ensemble Edizioni. Durante una notte di tempesta, in uno scantinato pieno zeppo di strumenti musicali dà vita al progetto Koyaanis Naqoy.

Antonio Vessa crittore e laureando in filosofia presso l’università degli studi di Salerno, appassionato di storia dell’arte, cinema e musica. Si avvicina alla batteria jazz nel 2019 dopo circa dieci anni da chitarrista meramente indipendente. Appassionato dell’arte bruegheliana cerca di fondere in chiave ritmica le suggestive note ambientali del pittore cinquecentesco.