PORTO TORRES – “Anche per l’anno 2022 la Regione Sardegna, attraverso apposita delibera dell’Assessorato all’Ambiente, ha inteso garantire ai cittadini sardi ed ai numerosi turisti che affollano le nostre coste la possibilità di usufruire in sicurezza delle spiagge e del mare isolano, destinando importanti risorse alla predisposizione dei programmi di previsione e di prevenzione del rischio balneare”, cosi il segretario cittadino del Psd’Az Adriano Solinas e i consiglieri del partito dei Quattro Mori Bastianino Spanu e Pantaleo.
“Con l’atto di Giunta la Regione Sardegna si è impegnata ad erogare ai Comuni denominati “costieri” la somma di euro 1 milione 506mila 211 euro, per garantire il sistema integrato di salvamento a mare. La notizia era apparsa ufficialmente già sulle pagine dei quotidiani locali isolani fin dallo scorso 3 maggio. Al Comune di Porto Torres sono stati attribuiti 20.004 euro. Da lunedì 20 giugno, praticamente all’inizio della campagna estiva, il Comune di Sassari è prontamente partito con il servizio di salvamento a mare nei litorali di Porto Ferro, Argentiera, Porto Palmas e Platamona”.
“Tutto tace, in un silenzio imbarazzante, per quanto riguarda il litorale turritano, che vede le spiagge dello Scogliolungo, delle Acque dolci, di Balai, della Farrizza e di Cala Sabina all’Asinara ancora sprovviste dell’importante e fondamentale servizio. Una situazione di grave criticità che coinvolge tutte le spiagge cittadine, dove non si intravvede alcun bagnino e neanche gli altri strumenti e presidi di salvataggio che garantiscono la sicurezza dei bagnanti. Non solo, mancano inoltre le passerelle per l’accesso all’arenile alle persone con ridotta capacità motoria, dallo scivolo fino alla battigia. A stagione abbondantemente iniziata, con i flussi turistici che da fine giugno hanno iniziato ad essere molto importanti in termini di numeri, in una città che si vuole scoprire “turistica” e senza avere certezza alcuna di quando il servizio sarà effettivamente operativo, questa è una situazione inaccettabile e potenzialmente pericolosa per i fruitori degli arenili turritani”.