PORTO TORRES – “Giovedi 17 ho partecipato, in streaming, alla commissione urbanistica sul PUC, (nell’occasione, sono stato eletto Vice Presidente della Commissione). La pianificazione urbanista è uno strumento urbanistico fondamentale per lo sviluppo di questa martoriata città che dovrebbe contenere la visione della Porto Torres del futuro”, cosi Bastianino Spanu, consigliere comunale di Porto Torres Avanti che spiega “Il Piano Urbanistico “modificato” proposto dall’amministrazione Mulas è lontano da ogni logica di sviluppo della nostra città. Nessun vero sviluppo turistico, l’intera fascia costiera turritana priva di qualsiasi idea progetto per il rilancio della fascia costiera turritana”.
“Porto Torres, se non viene fermato questo scellerato documento, diventerà un dormitorio, ci sarà la fuga dei giovani dalla città, come avviene già da tempo. Ho chiesto di fermarci a riflettere, per poter definire una pianificazione strategica, partecipata e coerente.
In poche parole potremmo definire l’attuale Puc la pietra tombale della città di Porto Torres. I numeri sono chiari, c’è un decremento demografico costante e le case attualmente presenti in città sono più che sufficienti. Bisogna che la Città si prepari ad accogliere i turisti con strutture ricettive, che la città adotti una visione green e sostenibile, ma non a chiacchiere (ad oggi Porto Torres è una delle città più inquinate d’Italia).
Bisogna ridisegnare una città che, nell’attuale Puc è stata svuotata della sua identità. invece, oltre a quello che rimane del tessuto economico industriale degli anni 60, deve essere ripensata nella sua natura turistica- culturale, deve essere attuata una vera a propria conversione, che in questo scellerato documento non è stata proprio considerata.
Mancano idee propositive, innovative, che stimolino l’attrattività recettiva, in una coincidenza storica fondamentale per dirottare la città verso nuove prospettive di sviluppo economico: Oggi la priorità sono i finanziamenti europei e il futuro di questo territorio, troppo spesso utilizzato per quello che serve ad altri, no ai turritani.
Noi non possiamo sottrarci dal dare un indirizzo al futuro di questa città. Porto Torres dovrà essere una città turistica; il PUC deve puntare fortemente sulle strutture ricettive e delineare un territorio ad attrazione turistica e diventarne la sua vocazione . Ritornare all’antico splendore, ma per far questo bisogna stoppare la smania di protagonismo che potrebbe creare più danni che benefici.
Quel piano va cestinato e va riscritto in forma partecipata, coerente ad una pianificazione strategica.
Tutta la cittadinanza deve conoscere le vere opportunità di sviluppo della nostra città e convergere su un progetto innovativo e su un alto profilo civico che sia garante di un nuovo corso politico, in grado di disegnare una prospettiva di futuro e di reale sviluppo per Porto Torres”.