ALGHERO – È l’assessore Montis, tramite un comunicato – auto intervista (piuttosto inedita), a chiarire i vari aspetti di uno dei temi che hanno condotto il Centrodestra Sardista alla vittoria elettorale e che deve trovare ancora una completa definizione.
“Pulizia litorali. Come procedono i lavori – I lavori di pulizia dei litorali hanno preso inizio nel mese di Aprile con la ditta incaricata dalla precedente Amministrazione con contratto triennale che ne regola modalità e tempi.
Ad una prima pulizia manuale delle spiagge dai rifiuti antropici (plastica vetro etc), è seguito il 25 aprile il primo passaggio con il mezzo pulisci spiaggia laddove le spiagge non presentavano depositi di posidonia e che hanno permesso di avere una spiaggia, quella di Maria Pia, già allo stato attuale pulita e fruibile.
Si è proceduto poi ad iniziare i lavori nella spiaggia di San Giovanni. La ditta ha iniziato ad accumulare la posidonia spiaggiata a monte per poi lasciarla asciugare e successivamente caricarla asciutta nei mezzi di trasporto. Tutte le operazioni sono state effettuate con mezzo grigliato per limitare al massimo l’ asporto di sabbia come prescritto dalle norme, cosi come avvenuto in precedenza laddove si è dimostrato che la posidonia trattiene un 50% del suo peso in sabbia, motivo per cui le norme attuali ne vietano il conferimento in discarica.
Dove andrà a finire la posidonia – Verrà portata presso il deposito temporaneo di San Marco nei terreni concessi in comodato d’ uso gratuito al Comune dal Consorzio Industriale. A fine stagione l’ Amministrazione Comunale valuterà la necessità di riposizionarla a difesa dell’arenile in base alla presenza o meno di depositi stagionali o, diversamente, avviarla a trattamento per recupero della sabbia.
Che fine farà la posidonia depositata nel palazzo dei congressi e nel deposito del punta negra – Appena sarà autorizzata la messa a riserva dell’ impianto in progetto a San Marco, potrà esser trasferita nel sito per poi esser trattata, al fine di recuperarne la sabbia da restituire all’ arenile o avviarla al trattamento presso impianti già autorizzati.
Quanta sabbia ancora si trova presso l’impianto che l’anno scorso ha effettuato le operazioni di trattamento – Presso l’impianto son presenti circa 350 tonnellate di sabbia, che, una volta terminate le operazioni di rimozione della posidonia spiaggiata stagionalmente, saranno restituite al litorale di provenienza. Per la vecchia amministrazione fu una sorpresa scoprire i quantitativi di sabbia che rimanevano intrappolati nelle foglie di posidonia e che solo un accurato lavaggio puo’ restituire. I fondi destinati allo scopo, tuttavia, non furono quindi sufficienti a completamento dell’intervento.
I concessionari dovranno sostenere i costi per il trattamento della posidonia e conseguente recupero della sabbia? – No. I concessionari devono occuparsi delle operazioni di pulizia, la tutela della sabbia ritengo non sia un adempimento da demandare alla volontà/possibilità del privato, la sabbia delle nostre spiagge è un bene demaniale che non può essere oggetto di atti di compravendita. Le Amministrazioni, tutte, devono farsi carico della sua tutela, Governo compreso. A tal proposito l’ Amministrazione Regionale,, grazie alla grande sensibilità mostrata dall’Assessorato Regionale all’Ambiente, propose in bilancio uno stanziamento utile per sostenere Alghero in queste operazioni, ma poi rimandato a seguito dell’ intervenuta emergenza sanitaria che ha portato all’approvazione di un bilancio in modalità provvisoria.
Auspichiamo che, finita questa fase di priorità emergenziali, anche il Governo , magari grazie alla spinta dei rappresentanti territoriali, possa fare la sua parte favorendo percorsi virtuosi che, anche nel nostro territorio, possano dare il via a nuove realtà incentrate sulla tanto acclamata economia circolare.
A tal proposito ringrazio pubblicamente la Deputata Paola Deiana, molto attiva sulla problematica che non può essere oggetto di scontro politico e che potrà essere risolta raggiungendo gli obbiettivi comuni prefissati solo con una forte collaborazione”.