ALGHERO – Da Quartu, sede dell’impianto di trattamento, iniziano a rientrare i primi cumuli di sabbia, lavata e caratterizzata. E così già da qualche settimana la spiaggia di Punta Negra ha potuto riavere il suo prezioso oro bianco. In arrivo ancora tanta altra sabbia ottenuta dalla lavorazione, procedura che presumibilmente si protrarrà per tutto l’ inverno, per riportare sugli arenili algheresi in quantitativi intrappolati in precedenza insieme alla posidonia. Oggi è stata la volta del Lido dove son state ricollocate circa 60 tonnellate di sabbia. In totale ad al momento sono rientrate ad Alghero oltre 140 tonnellate di prezioso oro bianco.
Un tema, quello delle operazioni di lavaggio delle foglie di posidonia e recupero della sabbia, sperimentato tre anni fa e che prosegue come buona pratica. Alghero ha mostrato di essere all’avanguardia, mentre in Sardegna ma anche in Italia molti comuni sono alle prese ancora con problemi simili, se pur di entità molto minore. L’esempio di Alghero sarà al centro del summit dei 20 maggiori comuni costieri italiani, in programma a Jesolo a fine mese. L’ Assessore all’ Ambiente Andrea Montis porterà ad esempio l’ esperienza algherese, che conta anche su una procedura di gara avviata per la realizzazione dell’ impianto in loco a cura del Consorzio Industriale. “Benché ci si soffermi spesso solo su criticità, in alcuni casi anche risibili – specifica l’Assessore Montis – la nostra esperienza è motivo di interesse diffuso per le modalità di tutela del bene, che è giusto ricordare essere di proprietà dello Stato, e della mitigazione dell’erosione costiera”.