ALGHERO – Dall’11 settembre è trascorsa una settimana. Nessuna delle condizioni poste dai consiglieri che hanno “salvato” Mario Bruno è stata rispettata. Anzi, il contrario. Mimmo Pirisi, consigliere comunale del Pd, aveva chiesto le immediate dimissioni e queste, ancora una volta, non sono arrivate. Sarà la terza o quarta volta che il Pd chiede perentoriamente le dimissioni del Sindaco e Bruno non solo non si dimette, ma prosegue annunciando nuove azioni.
La Giunta è sempre zoppa: sono sei mesi che viene divulgata l’intenzione di nominare gli assessori mancanti eppure, neanche in questo caso, alle parole hanno seguito i fatti. Questo nonostante manchino i fondamentali assessori al Turismo, Servizi Sociali e Urbanistica. Tutti settori che sono nel pantano e soffrono come non mai. E ultimo, man non ultimo, punto la anelata “ricostruzione del Centrosinistra” è stata demolita dagli stessi protagonisti che, a più riprese, hanno negato la possibilità che Bruno, e i suoi, possano essere gli unificatori di questa area politica. Dalla sinistra [Leggi] al centro, prima Udc, poi Upc [Leggi], le pseudo colonne di questa eventuale progetto hanno rispedito al mittente tale possibilità.
Dunque, ancora una volta, come in campo amministrativo, siamo ancora nell’ambito degli annunci. Intanto il Consiglio Comunale, anche per alcuni punti non prorogabili come il “piano dei razionalizzazione delle partecipate”, sarà convocato entro il 30 settembre, previa discussione nelle commissioni competenti. Questo l’iter normale, ma oramai abbiamo visto di tutto e di più, dunque è lecito attendersi ogni cosa. Certamente, restando al posizionamento in Aula e alle comunicazioni post-11 settembre, Bruno non ha più (da tempo) una maggioranza. Nasone dichiara di non aver fatto (ancora) il ritorno tra i bruniani, mentre il Partito Democratico, a parte clamorose sorprese, resta ancorato tra i banchi dell’opposizione. E allora, siamo punto e a capo, un galleggiamento senza alcun certo approdo utile solo a chi la poltrona, o la scialuppa di salvataggio, ce l’ha.
Nella foto il Consiglio Comunale dell’11 settembre
S.I.