CAGLIARI – “Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il Sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta”. Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Enrico Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del Soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n.11 del 2017 “con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte”.
“L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – prosegue Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del Ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale governo regionale”. Il titolare dell’Urbanistica segnala al Ministro Franceschini che “la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri”.
“Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – puo’ essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda”. “Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale”.
Nella foto il Consiglio Regionale
S.I.