ALGHERO – Nella ricorrenza della Giornata internazionale della Donna dell’8 marzo, la Sezione di Alghero della FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti, Professioni, Affari) presieduta dalla Dott.ssa Nicolina Caragliu, consegnerà il premio Donna FIDAPA alla Prof.ssa Marina Sechi, Ordinario di Geografia della Sardegna presso il DUMAS-Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari e Membro corrispondente del prestigioso Institut d’Estudis Catalans di Barcellona. La cerimonia si terrà alle h. 18, nella sala conferenze de Lo Quarter. Il Premio viene assegnato per il suo intenso impegno e le ricerche scientifiche in Geografia e Storia della Geografia della Sardegna con la seguente motivazione: “La Prof.ssa Marina Sechi, nelle sue numerose pubblicazioni, ha evidenziato l’importanza della ricerca, dei metodi e della divulgazione degli studi geografici, che riguardano la Sardegna e, in particolare Alghero, cui ha dedicato ben ventisei ricerche scientifiche che spaziano dalla conoscenza del territorio alla sua valorizzazione e salvaguardia, fra rischio naturale e gestione”. Algherese di nascita, laureata in Materie Letterarie e in Pedagogia, segue la carriera universitaria, con le varie tappe: ricercatore, professore associato presso l’Università di Lecce e di Sassari e, oggi, Prof. Ordinario. È stata Presidente del Corso di Laurea in Lettere, di Laurea Magistrale Interclasse Scienze delle Lettere e della Comunicazione multimediale, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Filologia Moderna e Membro delle Commissioni per il concorso di ammissione alla scuola di Specializzazione degli Insegnanti. Ha ricoperto altri prestigiosi incarichi. Sin da giovanissima, si dedica alla ricerca nel campo della Geografia; ne è testimone un interessantissimo lavoro su “Il centro storico di Alghero, un patrimonio artistico da conservare” (1982) curato in collaborazione con il Prof. Brandis che fondò l’Istituto di Geografia presso l’allora Facoltà di Magistero di Sassari. Le numerose pubblicazioni, frutto di una accurata ricerca di fonti, costituite anche dalle rappresentazioni cartografiche moderne e contemporanee, spaziano dalle matrici e tariffe d’estimo dei campi, dei vigneti e degli oliveti, al riordinamento del catasto e del tributo fondiario, allo studio dei Nuraghi e della Grotta di Nettuno. Si evidenzia un meticoloso studio, costituito da quattro pubblicazioni, sull’epidemia di colera che colpì Alghero nel 1855, nel quale si analizzano i problemi igienico sanitari connessi, le attività di prevenzione, assistenza e solidarietà e i provvedimenti pubblici.