ALGHERO – Il Piano di Assetto Idrogelogico riguarda tutto il territorio comunale: dalle Borgate e l’Agro storico fino al centro, tutta la città. Ma soprattutto come si è detto più volte in consiglio comunale “è lo strumento di pianificazione che serve a salvare le vite in casi calamità naturali”. Ho spalato fango a Olbia e a Bitti, uno studio preciso del territorio era fondamentale prima e lo è ogni giorno di più perchè l’emergenza climatica è sempre più impellente – un giorno capiremo anche cosa possiamo fare tutte e tutti e tutti i giorni per fermarla – ma oggi voglio parlare di carte, di Alghero e di dovere dei Consiglieri Comunali.
In allegato due cartografie della stessa zona – Alghero centro dal Lungomare a Caragol/Carrabuffas, il Canalone per intenderci – e si riferiscono alle problematiche del Rio San Giovanni in parte tombato. Bene, la prima è stata approvata dal Consiglio Comunale nel 2019 mentre quella di sotto è stata mandata in Regione senza il passaggio in Consiglio. E’ vero che è stato utilizzato un altro metodo di studio tra le due cartografie ma è anche vero che della seconda non c’è traccia da nessuna parte, qui il link per verificare: https://bit.ly/3O5vlNY
Si tratta di una cartografia segreta, sconosciuta. Ditemi voi se potevo stare in aula ad avvallare tale stortura normativa, tale gioco delle tre carte solo con la mia presenza? Ma non scherziamo su, che gli atti normativi sono cosa serie – soprattutto quando hanno l’obbiettivo di salvare le vite delle persone – e lo sono anche quando si chiamano “presa d’atto”.
Valdo Di Nolfo, Capogruoppo Sinistra in Comune