Privati su riscossione tributi: assurdo

ALGHERO – “A più riprese siamo intervenuti, con atti ed interventi consiliari e sui media, sulla pessima gestione economico – finanziaria dell’Amministrazione Bruno, nella quale spicca, come vetta di esempio negativo, la gestione delle “partecipate” dal Comune, META, Alghero in House e, naturalmente, Secal.
E proprio su quest’ultima società, vista l’attualità dell’argomento, è necessario fare qualche considerazione.
E’ noto infatti che, pur essendo quest’ultima una società sana e con i conti in regola, la Giunta in carica, dovendo portare a compimento un “regolamento di conti” non finanziari ma mosso dalla volontà di distruggere tutto quanto creato dalla Giunta di centro destra, ha deciso di farla “saltare per aria” senza nessuna effettiva utilià né per i conti del Comune, tantomeno per i cittadini.
Dietro la scusa nobile dell’equità sociale, del tutto inesistente, si sta privatizzando uno dei servizi più importanti del Comune, la gestione dell’accertamento e riscossione dei tributi, compiendo una scelta anticiclica, laddove la tendenza di tutti gli enti pubblici, da quelli locali a quelli centrali, è quella di internalizzare il servizio e sottrarlo alle società private, che lucrano sul sacrificio fiscale dei cittadini.
Il Comune si spoglia dell’intera attività di gestione dei tributi, e non solo della riscossione come furbescamente il Sindaco vuole contrabbandare, laddove nel bando si prevede testualmente che “…oggetto dell’appalto è l’affidamento in concessione dei servizi di formazione banche dati, accertamento evasione, riscossione coattiva e gestione del contenzioso delle entrate tributarie ed extratributarie del Comune di Alghero”.
Inoltre vecchio ed inutilmente invasivo è lo strumento del cd “censimento” immobiliare appaltato a privati.
Infatti il Comune è già in possesso di tutte informazioni necessarie degli immobili (non foss’altro perché rilascia le concessioni edilizie) ma basterebbe mettere in relazione i dati della banca dati dell’Agenzia del Territorio, della Conservatoria dei RR.II., dell’Agenzia delle Entrate e quelli afferenti al il Modello Unico Informatico (sistema quest’ultimo introdotto nel 2001 a livello sperimentale e definitivamente entrato in esercizio nel 2007 che ha portato una profonda innovazione nella gestione delle banche dati della Pubblica Amministrazione), il tutto con un “semplice click”. In più si aggiunga che Comune di Alghero aderisce al progetto GIT (Gestione Intersettoriale del Territorio) capace di fornire e gestire ogni informazione necessaria anche i fini fiscali.
Ciò premesso Alghero ha a disposizione una società, la Secal appunto, sulla quale bene potrebbe investire risorse, poche, aumentandone efficienza e qualità, senza però disfarsi del controllo della riscossione, ma soprattutto dell’accertamento dei tributi dei tributi.
Allo stato vi è l’individuazione di una Società, la Step di Sorso, in favore della quale è stata formalizzata l’aggiudicazione provvisoria del servizio, senza però che a sostegno di tale scelta vi sia uno studio sulla convenienza economica, nonché probabilmente superando anche l’indirizzo espresso dal Consiglio comunale. Basta ciò per invalidare l’affidamento che sarebbe illegittimo.
Infatti, per legge, affinchè si possa passare da un sistema di riscossione ad un altro è necessario dare congrua motivazione, corroborando tale scelta con uno studio dettagliato che, conti alla mano, ne provi la maggior economicità ed efficienza.
Nessuna di tali informazioni, necessarie per legge, è dato trovare negli atti della amministrazione, che per contro, vengono costruiti attorno ad una “fantomatica” relazione redatta da certi Dott. Nicola Zaniboni, presumibilmente commissionata dalla Secal, mai assunta al protocollo di Secal Spa, tantomeno a quello del Comune di Alghero e, pertanto, amministrativamente inesistente.
Ora tale relazione, amministrativamente inesistente, non certificata e verificata da nessun dirigente del Comune di Alghero nè dai Revisori dei Conti, appare essere un pre-studio di una successiva relazione definitiva alla luce della verifica dati ivi riportati.
Tale superficiale analisi smonta in toto il teorema di inefficienza della Secal spa, artatamente costruito a tavolino per consumare una “vendetta politica” nei confronti di chi la secal l’ha voluta e tutelata, e pone in luce la “pericolosita” e la “cinicità” di una politica che abbandona il perseguimento del bene comune per interessi antitetici e di misera bottega.
Ci stupiamo del PD, oggi in maggioranza, che dopo aver condannato insieme a tutta l’opposizione tale operazione, oggi si trovi a sostenerla in maniera del tutto acritica.
Per questa ragione faremo di tutto, compresa l’invio di un dossier alla Corte dei Conti, per impedire che si compia l’ennesimo delitto amministrativo di questa Giunta in danno ai cittadini, che consegnerebbe la Città nuovamente “all’Equitalia di turno”, non solo con costi notevolmente superiori per svariati milioni di euro rispetto all’attualità, ma con ricadute sociali pericolosissime quali le cronache quotidiane ci hanno insegnato a conoscere”.

Michele Pais, consigliere comunale di Forza Italia