CAGLIARI – Il Consiglio Direttivo della UILTEC Sardegna, riunito al T-HOTEL a Cagliari con la partecipazione del Segretario Nazionale Paolo PIRANI, denuncia il profondo stato di crisi del sistema industriale Sardo. La crisi è stata acuita da un anno e mezzo di pandemia che ha contribuito ad affossare un sistema produttivo già debole. Da sud, nel polo industriale di Cagliari con la crisi del sistema di raffinazione Saras e l’ENI che scappa a gambe levate, passando per il Sulcis dove non si intravvede ancora uno spiraglio dei progetti di transizione energetica e la ripartenza di Eurallumina, per arrivare al polo industriale di Porto Torres dove il progetto Matrica è impantanato in liti giudiziarie tra le società promotrici.
In questo contesto assistiamo all’immobilismo di una Giunta regionale paralizzata senza un programma di sviluppo che stabilisca le linee strategiche di sviluppo e ripresa per i prossimi anni, impegnata con liti interne e con una politica di piccolo cabotaggio. La UILTEC Sardegna ritiene che la Sardegna abbia bisogno di altro per uscire da questa crisi e cogliere alcune opportunità che sono date dai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di aprire un tavolo col Governo che finalmente dia gambe a ai progetti fermi da anni, come l’approvvigionamento energetico a costi competitivi (metanizzazione), il progetto della chimica verde a Porto Torres (matrica) e la ripartenza del Sulcis con l’autorizzazione dei progetti di Eurallumina.
La UILTEC Sardegna chiede inoltre alla Regione e alla Giunta in particolare, l’assunzione delle responsabilità che gli competono e l’avvio di progetti, programmi e governance efficienti e autonome per le società e le consociate. Le società della Regione Sardegna, quali, Abbanoa, Igea, Carbosulcis, Sotacarbo e Insar, fondamentali per gli investimenti che sono in grado di effettuare, non possono rimanere congelate perché non si riesce a nominare gli amministratori o i sindaci revisori per veti incrociati tra le forze politiche.