ALGHERO – “La chiusura del pronto soccorso non avrebbe alcuna giustificazione e ed è una ipotesi destituita di fondamento. I contatti con i vertici dell’Assessorato, con quelli della Asl e con la direzione di presidio, sistematicamente attivati, ci consentono di escludere tale sciagurata ipotesi. Vi è, piuttosto, una momentanea situazione di sofferenza dell’organico dovuta a concomitanti malattie e maternità, che sarà superata sicuramente a partire dal mese di giugno con l’arrivo di personale in prestazione aggiuntiva”. Così il Sindaco Raimondo Cacciotto sulla situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero. “Ma non ci accontentiamo – specifica il Sindaco – lavoriamo per soluzioni immediate. Confidiamo nell’arrivo del nuovo Commissario, al quale ho già chiesto un incontro urgente per risolvere in maniera strutturale e fin da subito le necessità emerse negli ultimi giorni così come le necessità che già in più occasioni abbiamo rappresentato all’assessore Bartolazzi”.
Proprio nei giorni scorsi il Sindaco ha avuto modo di fare una ricognizione dello stato delle opere nei due ospedali algheresi e la prospettiva che ne deriva dall’esecuzione degli stessi apprendendo che proprio per il Pronto Soccorso è in fase di approvazione il progetto di ristrutturazione e ampliamento, a conferma che non vi è alcuna intenzione di smobilitare.
Così come molteplici sono gli interventi già realizzati e altri programmati sull’Ospedale Civile e anche sul Marino che sino al 31 dicembre di quest’anno sarà ancora gestito dalla AOU di Sassari e che continua gli investimenti programmati per l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’Ospedale.
“Sulle strutture ospedaliere l’attenzione è massima – afferma Raimondo Cacciotto – e seguiamo da vicino l’evolversi delle attività per vedere quanto prima il miglioramento che tutti auspichiamo. Sto seguendo con particolare attenzione la questione del Pronto Soccorso della nostra Città. Ribadirò con determinazione la richiesta di ore aggiuntive e di conseguenza di nuove risorse lavorative al nuovo Commissario che prenderà servizio nelle prossime ore e vigilerò affinché sia una scelta prioritaria, anche alla luce dell’approssimarsi della stagione estiva con il conseguente aumento della popolazione non residente. Esprimo la mia sincera gratitudine al personale medico e paramedico dei due ospedali algheresi e in particolare del Pronto Soccorso che hanno svolto e continuano a svolgere il servizio con la consueta professionalità e abnegazione.”
Di fronte all’ipotesi – pur destituita di ogni fondamento – di una chiusura del Pronto Soccorso, ritengo doveroso affermare con forza che non è accettabile alcuna riduzione del servizio. Il passaggio da un’attività H24 a H12, previsto da metà maggio, rappresenta un colpo durissimo per l’intera comunità e mette a rischio la salute dei cittadini.
Le rassicurazioni dell’assessore regionale alla sanità e del sindaco Cacciotto sono, purtroppo, insufficienti privi di verità. Annunciare genericamente l’arrivo di medici “a gettone” da giugno – senza alcuna certezza sulla tempistica o sulla copertura effettiva – non risponde all’urgenza della situazione. Giugno è troppo tardi. E resta il dubbio: si intende giugno 2025 o, peggio, il 2030?
Ancor più gravi appaiono le dichiarazioni del sindaco, che sembra non comprendere la reale gravità di quanto accadrà già nelle prossime settimane. La sua posizione, anziché tutelare i cittadini, pare minimizzare il problema. Intanto, nei giorni di maggio in cui il Pronto Soccorso sarà chiuso, le persone saranno costrette ai “viaggi della speranza”, lontano dal proprio territorio, con evidenti rischi per chi si troverà in condizioni di emergenza. Chiediamo atti immediati, non promesse o parole al vento: i cittadini hanno diritto all’assistenza sanitaria, non a parole vuote”, così Christian Mulas, presidente della commissione consiliare alla sanità