ALGHERO – Venerdi di protesta, ieri, ad Alghero. Marcia verso Sant’Anna della mattina nel #decideteviday che si è concluso col sindaco Bruno che ha accolto e ascoltato le ragione dei manifestanti promettendo di fare delle scelte immediate riguardo la crisi politica. Nel pomeriggio appuntamento all’aeroporto con le maestranze che hanno alzato la voce riguardo la situazione di incertezza dello scalo che vedrà la nuova proroga per la privatizzazione scadere il 31 marzo.
In coincidenza col consiglio comunale, invece, c’è stata la protesta delle assistenti sociali rientranti nei progetti a sostengo delle famiglie che hanno persone con disabilità o altri problemi. Azione sostenuta e realizzata insieme alla Cgil in particolare dal segretario territoriale funzione pubblica Paolo Dettori. Una querelle che si trascina da tempo legata al sistema di retribuzione delle lavoratrici che vedrebbero penalizzato il proprio operato in relazione alle scelte contenute al Plus. Per questo era stato chiesto un intervento del sindaco. A suo tempo pareva che ci fosse un’apertura dell’amministrazione, ma dopo diversi rinvii si è arrivati a ieri con il tema che è stato portato all’attenzione dell’aula grazie ad una mozione a firma del consigliere comunale Michele Pais.
Scintille in aula al momento della discussione del documento tra lo stesso Pais e il sindaco Bruno tanto che l’esponente di opposizione in forte polemica col Primo Cittadino ha lasciato l’aula. Maria Grazia Salaris, a quel punto, ha chiesto che il documento fosse ritirato. Il sindaco, ricostruendo tutto l’ìter, ha difeso le scelte dell’amministrazione riguardo la necessità di operare dentro un regime che consenta la realizzazione del servizio, ma anche nel risparmio delle risorse pubbliche. La mozione è stata votata e respinta.
Dopo di che si è passati alla risoluzione proposta dell’amministrazione. Tale documento, emendato in alcuni punti come richiesto dal capogruppo del Pd Mimmo Pirisi, in linea con le richieste della Cgil, è stato votato positivamente dallo stesso Pirisi, 5 Stelle e maggioranza. Mentre il resto dell’opposizione aveva già lasciato l’aula. Gli emendamenti del Pd sono: verifica entro 60 giorni dei servizi in sperimentazione, relazionare alla commissione competente, tutela dei posti di lavoro in essere garantendo le ore di lavoro facendo partire anche nuovi accreditamenti in attesa di servizio. In sostanza ci sono nuove richieste di famiglie in attesa che potrebbero compensare la diminuzione di ore a molti operatori. Infine è stata sollecitato un controllo più stringente alla struttura dei Servizi Sociali per renderlo più operativo e rispondente alle richieste della città. In conclusione è emersa l’urgenza di implementare il settore e soprattutto di nominare urgentemente un assessore ai Servzi Sociali. Anche in questo caso, però, si è arrivati tardi, molto tardi. Infatti tale risoluzione poteva essere definita e approvata già da tempo.
Nella foto le proteste ieri pomeriggio fuori dal Municipio
S.I.