ALGHERO – Non serve chiudere le porte della stalla quando i buoi sono scappati. Oggi si levano forti proteste sull’intervento di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale delle ex strutture militari di Punta Giglio. Ma le medesime proteste non le sentimmo allorché nel 2017 l’Agenzia del Demanio pubblicò il bando e nel luglio del 2018 la postazione antiaerea di Punta Giglio venne affidata gratuitamente in concessione per nove anni più nove ad una cooperativa. Forza Italia allora protestò ed intervenne criticamente, anche perché nel 2009 l’allora sindaco Marco Tedde e l’allora Sottosegretario di FI alla Difesa Giuseppe Cossiga insieme avevano lavorato per ottenerne la sdemanializzazione ed il trasferimento alla Regione Sardegna, che a sua volta avrebbe dovuto cedere le strutture ad un prezzo simbolico al Comune di Alghero che successivamente le avrebbe trasferite al Parco di Porto Conte. Nel 2010 il Ministero della difesa accolse le istanze del Comune di Alghero riguardanti la smilitarizzazione delle postazioni militari realizzate nella seconda guerra mondiale lungo le falesie di Punta Giglio, all’interno del territorio del Parco di Porto Conte. Nella visione amministrativa della Giunta di allora la disponibilità delle strutture militari dismesse avrebbe potuto rappresentare per il Parco, allora presieduto da Usai, la possibilità di sviluppo di progetti specifici di riconversione con la trasformazione delle caserme in punti di avvistamento per birdwatching, centri di educazione ambientale, punti di ristoro, museo storico permanente sulla storia del luogo. La zona, infatti, presenta una fortissima valenza ambientale per la presenza di un immenso patrimonio botanico e di specie protette come il falco pellegrino e l’avvoltoio grifone.
Gruppo Consiliare Forza Italia Alghero
Gianni Spano
Tatiana Argiolas
Giuseppe Musu
Nunzio Camerada