PORTO TORRES – “Sardismo e sviluppo”. Il titolo del congresso mai come oggi è il più azzeccato. “Questo perché oggi più che mai – spiega il dirigente turritano, già consigliere nazionale dei Quattro Mori, Bastianino Spanu – il partito Sardo d’Azione può essere lo strumento per creare le politiche di sviluppo nel nostro territorio” e questo per diverse motivazioni che sono state illustrate durante il 25esimo congresso cittadino che si è svolto sabato a Porto Torres e ha visto la rinascita del partito. “Noi Sardisti, per Porto Torres abbiamo i programmi, le idee, ma soprattutto abbiamo i progetti da mettere in campo per la rinascita e lo sviluppo della nostra città. Porto Torres oggi è una città nella disperazione. Le aziende e le attività commerciali crollano come birilli, la disoccupazione ha raggiunto livelli di guardia e il disaggio sociale è sotto gli occhi di tutti. Ci sono famiglie che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena”.
“Solo chi non vuole vedere, e che oggi siede a palazzo non si è accorto di tutto questo. La gente non ha più voglia di reagire perché non vede il futuro, ma soprattutto i cittadini non credono che ci possa essere una via , uno strumento per uscire dal guado. Quindi amici, per noi che siamo un Partito d’azione , è arrivato il momento di passare veramente all’azione, l’azione politica Sardista, ma soprattutto per i Porto Torresi è arrivato il momento di passare al l’incasso. Porto Torres dagli anni 60 fino agli anni 80 è stata il faro economico del nord Sardegna, condividendo (non volutamente) purtroppo scelte e strategie economiche industriali italiane che altri territori avevano rifiutato, optando per altre economie che oggi buon per loro risultano vincenti. Porto Torres per 30 anni è stata la mamma economica di decine e decine di paesi del nord Sardegna. Porto Torres mettendo a disposizione dell’industria chimica un terzo del proprio territorio di pregio, ha compromesso km e km di riviera dal punto di vista ambientale”.
“Ed ecco perché è giunto il momento di passare all’incasso. Ed ecco perché governo , regione ed Eni , hanno il dovere politico e morale di continuare ad investire nel nostro territorio con nuove realtà produttive. Ce lo devono, ma soprattutto devono metterci nelle condizioni di valorizzare una volta per tutte le nostre risorse naturali con finanziamenti reali e non con i soliti protocolli d’intesa firmati e riformati per non agitare le masse o solo ed esclusivamente per scopi elettorali. Il nostro territorio ha bisogno di soldi veri e non di carta straccia. Noi Sardisti abbiamo le nostre idee di sviluppo per far ripartire la nostra città. Guardate amici che Non è utopia creare mille posti di lavoro nel nostro territorio se si crede veramente nella riconversione industriale”.
“Basti pensare solo per un istante quali sarebbero le ricadute occupazionali se si realizzassero nelle aree Eni fronte mare in parte già infrastrutturate , nuovi progetti, come la realizzazione di un grande bacino navale per la Manutenzione e/o la demolizioni di grandi navi. Un sito strategico al centro del mediterraneo che attirerebbe una grande fetta di mercato navale. In città abbiamo maestranze e professionalità per affrontare questo tipo di progetti , e se ne potrebbero formare tante altre. Questa sarebbe la prima vera compensazione economica per Porto Torres se Eni e governo finanziassero il progetto…non per altro , per aver macinato utili sfruttando il territorio e per averlo compromesso per sempre. Come non è utopia chiedere con forza al governo di finanziare attraverso il ministero dei beni culturali una grande campagna di scavi archeologici nelle nostre immense aree archeologiche , in modo tale da formare e avviare in uno dei lavori più belli del mondo decine e decine di giovani Portotorresi. Questo tipo di progetto non solo creerebbe occupazione , ma si sposerebbe alla perfezione con il turismo didattico e attirerebbe in città scuole di ogni ordine e grado per studiare ed ammirare le nostre storia. Ed infine la nostra regione, alla nostra regione non chiediamo niente di particolare … chiediamo solo ed esclusivamente parità di diritti e di poter governare il nostro territorio senza ingerenze e senza paletti , quei paletti che fino ad oggi hanno frenato lo sviluppo e la riconversione della nostra economia. Guardate , non abbiamo bisogno di guide spirituali imposte dalla politica per governare le nostre risorse, persone che non governano Il nostro territorio, persone che se non accompagnate non sanno nemmeno dove si trova la nostra città.”
“In città Abbiamo uomini e donne serie e capaci, che conoscono le problematiche della nostra città , che sono in grado di valorizzare le nostre risorse. Alla regione chiediamo a gran voce che intervenga presso il ministero dell’ambiente affinché si proceda alla riperimetrazione del Parco dell Asinara istituito 20 fa e non ancora partito. Il parco deve creare occupazione ed economia reale. Non deve essere un vaso di cristallo che pochi possono ammirare. Alla regione chiediamo con forza che tutti gli immobili presenti nell’isola, che stanno cadendo a pezzi vengano ceduti con un decreto d’urgenza al comune di Porto Torres per essere utilizzati per fini turistici, in modo tale da poter programmare quel cambio di passo economico del quale abbiamo bisogno. Vorrei tanto entrare nei dettagli in questi tre importanti temi. Ma oggi purtroppo non c’è tanto tempo. Però vi posso garantire che questi temi, fondamentali per la rinascita del nostro territorio, saranno i punti fondamentali che il nostro partito porterà avanti da subito per il rilancio di Porto Torres. Per realizzare tutto ciò che io ho esposto la città ha bisogno di un interlocutore politico forte e autorevole- Quel l’interlocutore siamo Noi. Il Partito Sardo d’Azione”.
“C’è bisogno dell’azione, ma soprattutto c’è bisogno del consenso. Per avere il consenso bisogna dialogare con la gente , bisogna bussare casa per casa e spiegare ai nostri cittadini che Sardismo e Sviluppo sono la carta vincente per far rinascere il nostro territorio. Penso che da oggi per il nostro partito e i suoi dirigenti tutti, inizia il grande viaggio tra la gente per presentarci come il vero interlocutore politico per la rinascita e lo sviluppo del nostro territorio. Ai nostri cittadini dico, che stiamo pagando un prezzo salatissimo per aver utilizzato il voto come vendetta politica. Altrettanto però mi sento di dire: alziamo la testa dalle ginocchia e guardiamo avanti. Tutti insieme se ci crediamo possiamo realizzare un sogno. Non siamo soli , abbiamo una bandiera che ci accompagnerà in questo splendido viaggio…la bandiera del Partito Sardo d’Azione”.
Nella foto Bastianino Spanu durante il congresso di sabato
S.I.