ALGHERO – Mai e poi mai, come questi ultimi due anni, si era vista una sequela di casi esplosi in seno al Comune di Alghero. Ultimissimo in ordine di tempo quello relativo al “Psicologo in Comune”. Un progetto che aveva già fatto sobbalzare sulla sedia tutti compreso anche il consigliere di maggioranza Mario Nonne che aveva commentato “più che un psicologo, ci vorrebbe un psichiatra. Al proponente naturalmente”. Una frase lapidaria che la dice tutto sul giudizio e sui rapporti interni alla compagine a sostengo di Mario Bruno che oramai manifesta le prime crepe viste le mancate risposte nei vari campi in cui opera il Comune.
Proprio come quello dei professionisti. Ed è Michele Pais, consigliere comunale di Forza Italia, a puntare i riflettori, come detto, su un nuovo caso. “Non si è trattato di una semplice somministrazione di quiz tra il personale; si è trattato di un primo modulo di interventi in materia di “Benessere Organizzativo” del personale che prevedono anche azioni mirate al “rafforzamento della leadership con l’intento di creare una Comunità di Leaders”. E continua Pais. “Il primo modulo è costato 6.000,00 euro e verrà ripetuto con cadenza trimestrale e o semestrale; l’incarico è stato dato ad un istituto di Livorno, Cipa” e commenta l’esponente di centrodestra “forse perché in Sardegna mancano psicologi forniti delle medesime competenze o perché sono più esosi rispetto ai colleghi continentali, giusto per fare un pochino di chiarezza dentro questa nuova oscura nube”.
Nella foto Michele Pais
S.I.