ALGHERO – “Diamo atto alle due consigliere M5S di avere aperto il procedimento autorizzativo di Punta Giglio come una “scatoletta di tonno” e di averci consentito di appurare la fondatezza delle nostre riserve politiche sulle scelte fatte dal Governo nel 2017 e la correttezza degli atti del procedimento”. Così il Gruppo consiliare di Forza Italia interviene sulla singolare protesta avviata dal M5S di Alghero e da alcuni ex politici rampolli di facoltose famiglie sul progetto di Punta Giglio. I Consiglieri azzurri ribadiscono che oggi non serve fomentare polemiche tanto inutili quanto stucchevoli tese a chiudere le porte della stalla quando i buoi sono scappati. E si chiedono dove fosse il M5S allorché nel 2017 l’Agenzia del Demanio pubblicò il bando e nel luglio del 2018 la postazione antiaerea di Punta Giglio venne affidata gratuitamente in concessione per nove anni più nove ad una cooperativa. “F.I protestò -ricordano gli esponenti azzurri- perché nel 2010 l’allora sindaco Marco Tedde aveva ottenuto dal Sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga la sdemanializzazione delle postazioni militari realizzate nella seconda guerra mondiale lungo le falesie di Punta Giglio, al fine di trasferire le strutture alla Regione Sardegna che a sua volta avrebbe dovuto cederle ad un prezzo simbolico al Comune di Alghero che successivamente le avrebbe trasferite al Parco di Porto Conte.” Forza Italia ribadisce che nel silenzio complice del M5S, lo Stato sbagliò allorché nel 2017 decise di affidare le strutture ai privati. Ma l’errore dello Stato venne avvallato da amministratori locali che sempre col silenzio collaborativo del M5S sottoscrivettero un protocollo d’intesa in linea con la decisione dell’Agenzia del Demanio di concedere gratuitamente ai privati alcuni importanti beni demaniali.
“Una scelta –ad avviso di Forza Italia- non in linea con il comma 1° dell’articolo 14 dello Statuto della Regione Sardegna che prevede che “La Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo.”. Cioè i beni dello Stato inutilizzati debbono essere trasferiti alla Regione Sardegna”. Quindi, evidenziano da F.I, “allorchè si attribuiscono al Parco di Porto Conte e all’attuale Amministrazione cittadina responsabilità sulla vicenda si sbagliano destinatari. Speriamo in buona fede.” I Consiglieri di Forza Italia ammettono che involontariamente il M5S ha aperto come una “scatoletta di tonno” il procedimento autorizzatorio, e ha consentito alla nostra comunità di apprendere che sono ben 14 i pareri favorevoli espressi dagli Uffici competenti, ai quali si accompagna il giudizio positivo espresso dal Sopraintendente ai beni ambientali e dallo stesso Ministro Franceschini. “Invitiamo le colleghe del M5S ad indirizzare le loro energie verso proposte politiche e amministrative che possano fare il bene della nostra comunità e delle nostre imprese, oggi sfiancate dalla pandemia. Continuare ad ululare alla luna serve solo per testimoniare la loro esistenza politica, ma non produce risultati per Alghero e gli Algheresi –chiude il Gruppo di F.I.-”.