ALGHERO – Benché qualcuno all’ occasione faccia finta di non saperlo, esiste una netta separazione (per legge) tra la politica (che da indirizzi) e le funzioni gestionali (di cui si occupano dirigenti tecnici ed enti amministrativi).
Detto ciò, nessuna delle funzioni politiche oggi in carica ha avallato alcunché, posto che non esiste un riferibile atto politico sul caso Punta Giglio. Sfido chiunque a trovarne uno. Esiste semmai un trentennio di mancate scelte, mancate adozioni di strumenti di pianificazione anche a causa dei tanti che oggi si lamentano e che hanno goduto nel frattempo dell’ incertezza per devastare il territorio.
E se anche esistesse, come esiste, da parte dei vecchi amministratori, e se anche all’ epoca sarebbe potuta andare diversamente, cosi come giustamente chiedevano le allora opposizioni con in testa Usai e Tedde che spingevano per il passaggio di quei beni dallo stato alla Regione, nulla cambierebbe rispetto ai progetti selezionati che son stati selezionati dallo Stato e non certo dall’Amministrazione comunale (e non devo difendere certo io la passata Amministrazione).
Un merito invece va ai dirigenti(che non sono mai nè di questa nè di quella parte in quanto autonomi nel portare avanti la “burocrazia”) .
Perché se non fosse stato per le osservazioni apportate, quello sarebbe davvero un albergo con 70 e non 22 posti letto!
Perché quel bando, a cui si giunse con intesa, accettava praticamente tutto e il rilascio della concessione è preliminare a qualsiasi altra autorizzazione.
Un iter procedurale tecnico a seguito di una concessione rilasciata dallo stato nel 2018,per l approvazione di un progetto e per l avvio dei lavori e su cui nessuna parte politica può e deve interferire!
Perché non ne ha competenze!
Perché facendolo potrebbero pure ravvisarsi specifici reati contro la pubblica amministrazione! (chiedete a chi ci ha provato..)
Esistono quindi esclusivamente atti propri delle funzioni gestorie su cui la politica ha l’ obbligo di non interferire, ripeto, non avendone competenze.
Per essere chiari :se viene rilasciata un autorizzazione si da per certo (sino a prova contraria) che chi la firma lo fa a norma di legge! E nessuno, neanche un sindaco, può e deve interferire.
Se la Soprintendenza dice No, è No,!
Ma si accetta anche quando dice si, e questo vale per tutti gli enti coinvolti.
Qua invece sembra che siano tutti buoni o tutti cattivi in base a ciò che si spera di ottenere!
Ed è semplicemente la differenza tra la morale (soggettiva) e il diritto (certo) che, benché a qualche nostalgico rivoluzionario non piaccia, rimangono fortunatamente separati!!
Tutto il resto sono opinioni (comprese le mie) da Pomeriggio 5, fino a prova contraria.
Se dovessi dubitarne, comunque, non spetterebbe a me giudicare l’ efficacia dei provvedimenti .
Spetterebbe, eventualmente, a un tribunale amministrativo o penale se si ravvisano anche profili d altra natura.
E nel frattempo che si arriva a chiarezza(che è giusto pretendere) non la si butta in caciara, con toni e modi classici del più spicciolo populismo (che fa ribrezzo sia quando si parla di salvare vite umane in mare, che di salvare uccelli).
Cosi come non si lanciano accuse o si lascia intendere che qualcuno stia “permettendo” qualcosa di “illegale” che ad ora invece risulta autorizzato, o ci si spinge ad immaginare scenari corruttivi o di asservimento ai privati delle forze dell’ordine.
Perché altrimenti domani potrei permettermi di mettere in dubbio qualsiasi cosa e dire, ad esempio, magari pubblicamente, che secondo me tu, che ora stai leggendo, svolgi la tua attività abusivamente, senza rispettare le regole, per poi magari scoprire che era tutto in regola ma sottoponendoti comunque a pubbliche barbarie(perché di questo stiamo parlando).
Questo per dire che aldilà dell’ opinione personale che posso avere o della visione sulla vicenda, ciò che non è tollerabile è la mancanza di rispetto, accompagnata da un continuo screditamento delle istituzioni o dalla mancanza di consapevolezza sulla certezza del diritto. Il racconto distorto, l uso delle parole volutamente inadeguate per fomentare le folle non è accettabile. Come non sono accettabili e irritanti le sostituzioni lessicali di chi dipinge come vasca ludica una piscina, che se comunque è autorizzata lo è a prescindere dal nome!
Son tutte mancanze che possono derivare anche dalle scarsa conoscenza del funzionamento delle cose che però, ora, pur se in maniera semplice, ho provato a spiegare.
Dietro questa vicenda, comunque, ritrovo uno spirito encomiabile di una comunità che limpidamente cerca di difendere i suoi “luoghi del cuore” ma in mezzo vedo anche tanta ipocrisia e opportunismo con intenzioni di mero screditamento politico e di rivalsa personale, e anche qualche partito che si maschera sotto altre forme.
Qualcuno domani, a furia di gridare, potrebbe esser anche preso sul serio per poi scoprire che anche la sua casa, a tutela del bene comune ( passato o futuro che sia) va buttata giù.
E se cosi non fosse pazienza, intanto lo diciamo, che lanciare accuse è gratis.
Per concludere, affinché anche i più comprendano, sarò sempre dalla parte di chi ricerca la verità e la legalità purché lo si faccia nei luoghi nei modi e nei tempi stabiliti e si abbia sempre rispetto di tutti gli esiti, anche quelli che non piacciono.
Rivolgo invece ai consiglieri di Amministrazione del Parco, al Presidente al Direttore, al Sindaco e ai dirigenti la mia totale solidarietà per le barbarie umane (a cui son comunque sempre più sensibile rispetto a tutto il resto) che stanno subendo. Ai comitati e alle persone che in maniera disinteressata portano avanti le proprie ragioni rivolgo invece l’ augurio di aver sempre la forza di sollevare le questioni senza mai scadere nel giudizio in attesa di quello vero.
Chi avrà questo approccio avrà sempre la mia massima collaborazione super partes incentrata al dialogo e alla ricerca di mediazione tra le parti che, seppur discordanti, in uno stato democratico, non possono divenire nemiche.
Andrea Montis
Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero