ALGHERO – Non c’è fine all’incubo per Alghero. Dopo la chiusura di Quintilio, per il noto ristorante ubicato nella zona di Calabona, dove tra l’altro non sorgono altre attività, arriva la batosta più pesante: la revoca della concessione.
Provvedimento recapitato all’azienda di giovani algheresi che non con fatica aveva ridato nuova vita allo storico locale con anche un importante investimento andando a provare a rivitalizzare un tratto di costa di estremo pregio, ma praticamente privo di alcun servizio. E non si parla solo di ristorazione ma, ad esempio, anche di bagni pubblici.
Eppure la burocrazia ha ancora una volta travolto il buon senso ovvero la politica. Ed è così che il Comune di Alghero in ottemperanza a quanto deciso dagli uffici regionali preposti ha firmato la revoca della concessione. Adesso i tecnici e avvocato che seguono le pratiche del locale dovranno produrre la documentazione ottenuta dal tribunale del riesame dove venivano rappresentante le istanze per il dissequestro. Ciò al fine di sospendere in autotutela il provvedimento di revoca.
La decisione è nelle mani di Sant’Anna. Inteso non in colei che ha ottenuto la beatificazione, ma in coloro che oggi amministrano Alghero e in particolare il sindaco. Perché è noto che il provvedimento è stato attuato dalla Guardia di Finanza (pare a seguito della classica e sempre odiosa segnalazione di altri privati) e non certamente dal sindaco di turno, ma è altrettanto evidente che l’assenza della politica, quella buona, vera, con la “P” maiuscola, che fa da tramite tra cittadini e autorità, aiuta a derimere le questioni e risolvere i problemi, oramai è solo un lontano ricordo. E questo pesa in maniera devastante su Alghero che oramai pare un luogo sempre più alla deriva.
Bella foto Quintilio
S.I.