ALGHERO – Di ufficiale ancora non c’è niente, ma Renato Soru è, ad oggi, il primo candidato a presidente della Regione per le consultazioni di metà / fine febbraio. “In Sardegna serve un cambiamento profondo, uno scatto per uscire dal ritardo nello sviluppo, ora torniamo indietro”, cosi Soru che potrebbe incassare il sostegno di +Europa, Liberu e addirittura dei Progressisti di Massimo Zedda che, anche ieri, hanno chiesto tempo con il decano Luciano Uras che ha platealmente detto che l’imposizione di Alessandra Todde non va per niente bene. “Ci sono altri nomi sul tavolo, non comprendiamo perchè si debba obbligatoriamente convergere sull’esponente di 5 Stelle”.
Insomma, salvo sorprese, il “Campo largo” guidato dal Partito Democratico e 5 Stelle si restringe. Perde pezzi e non di poco conto. Questo mentre l’altra parte, il Centrodestra, ancora non ha fatto sintesi e anch’esso rischia di non andare unito. Anche se, a quanto riferiscono le cronache politiche, oggi ci dovrebbe essere l’atteso vertice nazionale coi big (Meloni, Tajani, Salini, Cesa e Lupi) sul voto nell’Isola con poi un seguente passaggio, derimente, con la coalizione sarda. Vedremo, per adesso, l’unico nome in campo è quello di Soru.