CAGLIARI – Sostegno ai piccoli comuni, con misure finalizzate ad un equo accesso alle risorse energetiche, a vantaggio dei cittadini e dei territori economicamente svantaggiati, affinché possano dotarsi di energia pulita ed evitare lo spopolamento: sono gli obiettivi della politica energetica regionale. Ieri, facendo seguito alla Legge sull’energia approvata lo scorso 13 ottobre, la Giunta ha approvato con una delibera lo stanziamento di 4 milioni, di cui 2 milioni per il 2023 e 2 milioni per il 2024, destinati ad azioni di supporto ai Comuni della Sardegna per favorire la creazione di comunità energetiche da fonti energetiche rinnovabili (art. 9 L.R. n. 5/2022).
“La Giunta regionale mantiene il suo impegno in linea con gli obiettivi europei per una transizione energetica sostenibile. Obiettivo primario della comunità energetica – afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas – è l’autoconsumo e l’immagazzinamento dell’energia rinnovabile prodotta dai membri della comunità, che potranno godere di energia autoprodotta, condivisa, diminuendo considerevolmente il ricorso ai prelievi di energia elettrica dalla rete, anche per quei comuni privi della rete del metano. Queste misure – prosegue il Presidente – colmano un gap importante, e danno forza al valore sociale della comunità. Un comune efficiente è un comune che permette ai suoi abitanti di vivere e lavorare con i migliori strumenti, senza che debbano allontanarsi da esso”.
“Con la Legge regionale sull’ energia – spiega l’assessore regionale dell’Industria con delega all’Energia, Anita Pili – abbiamo adottato misure finalizzate a garantire lo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, atte a favorire la riduzione delle emissioni climalteranti e assicurare un equo accesso alle risorse energetiche da parte di tutti gli attori, produttori, consumatori e pubbliche amministrazioni coinvolti nella transizione energetica. Le amministrazioni comunali costituiscono realtà prioritarie sulle quali è strategico promuovere interventi che possono apportare benefici diretti ai cittadini e che hanno costituito, nella precedente programmazione, importanti laboratori sperimentali nella realizzazione di reti intelligenti, preliminari per le comunità energetiche.
Inoltre – spiega Anita Pili – la norma regionale riconosce la priorità dei comuni non raggiunti dalla rete del metano, così da assicurare a specifiche aree svantaggiate la possibilità di promuovere, con priorità sulle altre, la realizzazione di reti smart grid al fine di condividere il risparmio energetico e l’autoconsumo all’interno del territorio comunale”.
“Questa prima dotazione, destinata allo studio di fattibilità e all’avviamento delle comunità, consentirà ai comuni di verificare anche la possibilità di associarsi tra unioni e soprattutto di avere ‘finanziate’ spese che non sono previste, ad esempio, tra i costi eleggibili dei prossimi bandi PNRR”, conclude l’esponente della Giunta Solinas. Il Servizio Energia ed economia verde della Direzione generale dell’Assessorato dell’Industria è ora al lavoro per la predisposizione della lista dei comuni, prioritariamente ai comuni privi di rete gas e in base al numero degli abitanti, per le annualità 2023 e 2024.