CAGLIARI – “Dopo un anno sarebbe ora che smettesse di mistificare la realtà e iniziasse a governare”. Così Ugo Cappellacci, deputato e già Presidente della Regione Sardegna dal 2009 al 2014 commenta le affermazioni della Presidente Todde sul Piano Regionale di Sviluppo. “Un atto presentato in grave ritardo esattamente come la legge Finanziaria. Vorrei ricordare che la mia Giunta approvò entrambi a dicembre 2009, non certo ad aprile dell’anno successivo all’elezione. Per la precisione, in soli sette mesi approvammo ben due leggi finanziarie, anche quella non licenziata nella Legislatura precedente, conclusa con elezioni anticipate. I tempi dell’approvazione allora sono stati assai più rapidi: la manovra è stata trasmessa al Consiglio il 30 settembre 2009 è entrata in Commissione il 27 ottobre e licenziata il 17 novembre. L’iter in Aula è iniziato il 25 novembre per concludersi il 16 dicembre in appena 12 giorni e 17 sedute. A differenza di chi oggi tira dritto verso un burrone senza ascoltare nessuno, recepimmo le istanze e le proposte arrivate dai territori, dalle parti sociali, dalle associazioni di categoria, dagli enti locali. Così come nella spesa delle risorse europee portammo la Sardegna ad essere la terza regione in Italia, allo stesso livello del Nord del nostro Paese. C’è un altro aspetto che ci distingue da chi oggi è al timone della Sardegna: noi presentammo un rendiconto delle nostre spese elettorali e nominammo in mandatario”.
