Regione, Forza Italia: votare subito

CAGLIARI – “La Legislatura è finita, si deve dimettere Pigliaru non i suoi assessori”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando la crisi politica regionale. “Anche se sul piano numerico il presidente finora ha trovato i numeri di una maggioranza eterogenea e raccogliticcia a suon di poltrone, sul piano politico la crisi si è aperta già con la firma dell’accordo del disonore del 2014, con cui Pigliaru ha fatto perdere alla Sardegna 2 miliardi di euro, rinunciando ai ricorsi e ai soldi dovuti dallo Stato alla Sardegna”.

“Lo smantellamento della continuità aerea, l’accordo con la Tirrenia, la legge ‘del disordine’ degli Enti Locali, la riesumazione del PPR ormai rinnegato perfino da Soru, il rallentamento del piano per l’edilizia scolastica già varato da noi, la Finanziaria illegittima, lo sfascio della Sanità con i super-stipendi per i manager e i disservizi per i cittadini sono solo alcuni dei fallimenti di un presidente ormai ridotto a fantoccio, ostaggio di una maggioranza senza progetti politici e ormai arrivata agli sgoccioli della propria triste esperienza politica. Per anni tutta la coalizione di Pigliaru ha negato l’evidenza e neppure la batosta del referendum, con cui i sardi hanno mandato un messaggio chiaro al primo presidente che ha rinnegato l’Autonomia ha stimolato un minimo di autocritica nel ‘rettorato magico’ della giunta regionale”.

“Rileviamo che soltanto ora qualcuno si accorge del disastro e che le prime scialuppe lasciano una barca ormai priva di qualcuno che tenga il timone. Si vada subito al voto – ha concluso Cappellacci- per restituire alla Sardegna una guida che azzeri l’IRAP, che riprenda la bandiera della zona franca, che dia battaglia sui trasporti aerei e marittimi, che si faccia restituire dallo Stato il maltolto e che metta al centro della propria azione politica non le fumose teorie, ma i due pilastri della nostra comunità: la famiglia e l’impresa”.

Nella foto un incontro di Forza Italia-Sardegna

S.I.