CAGLIARI – «Ho votato contro le due mozioni che puntano all’indizione dei referendum contro parti dei decreti “Sblocca Italia” e “Sviluppo”, in dissenso dal mio gruppo e dall’intera maggioranza in Consiglio, perché ritengo che il governo nazionale abbia ampiamente dimostrato nei fatti, con l’introduzione dell’articolo 43 bis nello “Sblocca Italia”, attenzione e rispetto per la Sardegna e le sue prerogative autonomistiche. Su richiesta della Giunta regionale, infatti, il governo ha, a suo tempo, introdotto la clausola di salvaguardia che unita alle disposizioni della legge regionale 20 del 1959 in materia di ricerca di idrocarburi, fa salve le competenze speciali della Regione in materia di valutazione di impatto ambientale.
“Pertanto trovo paradossale e per certi versi assurdo che la maggioranza di centrosinistra in Regione presti il fianco al cinico calcolo politico delle opposizioni che punta a rompere il clima di collaborazione e fiducia da tempo istauratosi tra la Giunta Pigliaru e il governo Renzi ed i cui risultati incominciano a mostrare tutta la loro positività sul sistema economico e sociale dell’Isola. Giudico inoltre strumentale chiamare i cittadini sardi a pronunciarsi su un tema sul quale chi ha la responsabilità del governo deve dimostrare piena consapevolezza e piena responsabilità politica delle scelte e delle decisioni”.
“Confermo dunque apprezzamento per l’operato della Giunta regionale e dell’assessore Spano che, grazie al confronto nelle opportune sedi istituzionali è riuscita a garantire il rispetto delle prerogative statutarie della Sardegna in materia ambientale, al contrario di quanti invocano referendum e autonomia solo per assecondare alcune discutibili proteste e soprattutto per celare i loro reali intendimenti politici”.
Nella foto Gavino Manca e il presidente Matteo Renzi
M.S.R.