CAGLIARI – “Dobbiamo ammettere che Gentiloni è stato parzialmente di parola. Non possiamo dire lo stesso di Pigliaru e Paci”. Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta la decisione del Consiglio dei ministri della scorsa settimana che nel ripartire i contributi straordinari del fondo nazionale per il riavvio delle province, dopo il referendum costituzionale che ha visto la debacle di Renzi, ha assegnato alle quattro province sarde e alla Città Metropolitana di Cagliari dieci milioni. “Per Gentiloni è comunque un buon inizio, anche se aspettavamo i venti milioni promessi”.
“Chi invece continua a non mantenere nemmeno in minima parte la parola data nei confronti del nord ovest della Sardegna –denuncia Tedde- sono Pigliaru e Paci. Nel 2015 abbiamo fatto una lunga e unitaria battaglia per ottenere per Sassari l’attribuzione del titolo, delle competenze e delle risorse della Città Metropolitana, ma siamo stati sconfitti. Anche perché –ricorda l’ex sindaco di Alghero- i consiglieri regionali del centro sinistra sassarese non hanno mantenuto nell’ aula del Consiglio Regionale i propositi bellicosi manifestati nelle assemblee pubbliche del territorio. Come contentino il centro sinistra sardo coniò per Sassari, Alghero e alcuni comuni vicini il pomposo quanto inutile titolo di “Rete Metropolitana”. Pigliaru e la sua Giunta avevano anche garantito che in legge finanziaria avrebbero previsto per la Rete Metropolitana di Sassari alcune compensazioni. Ebbene, è arrivata la finanziaria del 2016 e anche quella del 2017 ma Pigliaru –sottolinea Tedde- non ha mantenuto i patti: la Rete Metropolitana di Sassari non ha pescato neanche un sarrano ed è rimasta a bocca asciutta. Anche se, per la verità, per questa mancata previsione di risorse per Sassari qualcuno da Cagliari punta il dito contro alcuni importanti sindaci del sassarese che –a detta di chi ci governa a Cagliari- sarebbero incapaci di proporre progetti di sviluppo. In questo quadro grigio per il nord ovest della Sardegna brilla come esempio di ciò che non si deve fare la vicenda triste dell’aeroporto di Alghero, che in un solo anno ha perso 350 mila passeggeri dopo l’inutile attesa di un piano di sviluppo al low cost, della CT2, di una vendita al buio e di un bilancio rosso cupo. Ma anche progetti di crescita economica già avviati in precedenza sono stati in silenzio relegati ai margini dell’agire politico della Giunta Pigliaru”.
“Un esempio per tutti –ritorna per l’ennesima volta sul tema Tedde- è quello della Chimica Verde, che non è più nemmeno nell’orizzonte nebuloso degli inquilini di villa Devoto. Cagliari, invece, ha già iniziato ad incassare 16,8 milioni per progetti dei comuni della Citta Metropolitana: sono soltanto i primi frutti dell’istituzione della Citta Metropolitana. Risorse ingentissime che faranno crescere l’aerea metropolitana del sud in termini di mobilità, parchi urbani, edilizia scolastica e strade. E’ un motivo di grande soddisfazione per tutti i sardi. E questo è solo l’acconto dei 168 milioni di euro stanziati per Cagliari il giorno successivo all’insediamento della conferenza dei sindaci della Città metropolitana. Non sono fra coloro che si schierano a favore della tesi della congiura in danno del capo di sopra –mette in chiaro Tedde-.
“Ma, purtroppo, oramai è un fatto conclamato: da oltre tre anni è in atto una pesante sottovalutazione della deriva di declino istituzionale, politico ed economico della Provincia di Sassari. Nel frattempo la classe politica del sassarese che sostiene Pigliaru continua nel ruolo di comparsa – claque piuttosto che reagire con fermezza a questa deriva di abbandono del nord ovest dell’isola. Il territorio del sassarese ha potenzialmente una classe dirigente fatta di risorse umane, imprenditoriali, sindacali e politiche capace di reagire, rialzarsi e riprendersi ciò che è stato negato e tolto da Pigliaru in questi ultimi tre anni. Ma oggi questa classe dirigente –chiude Tedde- rischia di annegare nello stato di torpore che la affligge”.
Nella foto l’onorevole Tedde in Consiglio Regionale
S.I.