ALGHERO – “Leggere che secondo il sindaco di Alghero “la rete metropolitana è stata una conquista e ci garantisce le stesse risorse della città metropolitana” crea sconcerto e preoccupazione”. Così Lina Bardino del Circolo Popolare Europeo riguardo il tema della riforma della Giunta Pigliaru tanto avversata dal territorio. “E’ infatti evidente che il sindaco non ha capito che la Città metropolitana è una realtà europea che costituisce un formidabile accentratore di strumenti di sviluppo, mentre l’istituzione della Rete metropolitana, che non trova riconoscimento normativo oltre i confini dell’isola, è una “rete” che assieme alla minaccia di dimissioni di Pigliaru è servita solo a catturare il voto di quei consiglieri sassaresi che minacciavano di non votare la Città metropolitana di Cagliari”.
“Basti pensare che all’avvio della Città Metropolitana di Cagliari a suo favore sono già stati staccati due assegni per complessivi 220 milioni di euro. E siamo solo agli inizi di un percorso che farà crescere in modo esponenziale il “capo di sotto”, trascurando del tutto le ragioni del sassarese mal tutelate da una politica particolarmente debole e prona ai diktat di Pigliaru. Insomma, piove sul bagnato. Tutte le promesse di riequilibrio fra i due enti fatte da Pigliaru ad oggi sono svanite nel nulla. E sono ormai trascorsi circa cinque mesi dall’approvazione della legge di riordino del sistema degli enti locali”.
“In finanziaria, che era la legge che avrebbe potuto iniziare a prevedere compensazioni, non sono state previste risorse a favore della Rete metropolitana. Nel frattempo i sindaci della Rete metropolitana, che ben si sono guardati a febbraio dall’erigere barricate contro la presa in giro della Rete per consiglieri riottosi, litigano per percentuali di gestione del nulla e si comportano come quella guardia giurata della famosa barzelletta che faceva la guardia al “cassonetto della spazzatura”.
Nella foto Pasqualina Bardino
S.I.