ALGHERO – “Consideriamo con soddisfazione come dopo cinque anni dalla riqualificazione strutturale del “Carceretto” e dall’allestimento del Museo Archeologico della città, realizzati dall’Amministrazione Tedde, il sindaco Bruno sia finalmente riuscito ad inaugurare e rendere fruibile al pubblico l’importante spazio museale”. Il gruppo consigliare di Forza Italia Alghero, composto da Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada e Michele Pais, commenta la riapertura della struttura di via Carlo Alberto. [Leggi]
“E’ risaputo che il Sindaco sia un eccellente comunicatore, nessuno è bravo come lui nell’utilizzo dei media, ma che riuscisse addirittura a trasformarsi in novello Totò non ce lo saremmo mai aspettati. Come Totò fece sua la “Fontana di Trevi”, il sindaco, al momento del taglio del nastro, ha presentato la realizzazione del Museo Archeologico come un progetto promosso e realizzato dalla sua amministrazione. Consultando la larga varietà di note stampa diffuse on-line chiunque può rilevare come la struttura fosse pronta per l’apertura già dal 2011 e che la stessa rientrasse in quel programma di riqualificazione e valorizzazione del Centro Storico che ha restituito alla città strutture architettoniche, servizi culturali, piazze e spazi aperti di grande rilievo urbanistico e sociale. Prima che Mario Bruno vi apponga il suo sigillo, ricordiamo: il Museo del Corallo, la “Casa Manno” , le strutture del “Lo Quarter” , il complesso di “Santa Chiara” Piazza “Pino Piras” con i locali adiacenti, solo per citarne alcuni.
“Il museo, così come previsto nel programma di valorizzazione urbana elaborato fin dal 2002, contribuirà ad arricchire il grande patrimonio culturale proposto dalla nostra città, ad approfondire la conoscenza delle nostre radici storiche e a creare ulteriori attrattori in grado di espandere la stagione turistica locale. Ricordiamo con rammarico che per troppo tempo le amministrazioni guidate da Lubrano e da Bruno hanno abbandonato all’incuria e alle intemperie la struttura e i reperti in essa conservati, solo di recente grazie soprattutto alla sensibilità della soprintendenza, e stato possibile la bonifica di alcune infiltrazioni sul tetto e adottare le misure di sicurezza necessarie”.
“Sono bastati pochi mesi di lavoro a fronte di cinque anni di oblio per restituire finalmente la struttura alla città. Auspichiamo che la gestione e fruizione del Museo Archeologico non ricalchi le incertezze e le aperture a singhiozzo che finora hanno caratterizzato la gestione sia del Museo del Corallo che del Teatro Civico, quest’ultimo chiuso oramai da diversi mesi, alla faccia della Città della Cultura”.
Foto: l’allora sindaco Marco Tedde con funzionario comunale Alfonso nel Febbraio 2010, quando iniziarono i lavori di allestimento delle sale espositive. Già dal 2011 il Museo era pronto per mettere dentro teche e reperti.
S.I.