SASSARI – “La Regione Sardegna ha fermato finanziamenti per mezzo milione di euro destinati all’Università di Sassari contestando cinque delle sette assunzioni a tempo determinato per “ricercatori sardi all’estero”, realizzate con un bando del 2012. Attraverso il responsabile della prevenzione della corruzione, la Regione Sardegna ha anche inviato le carte alla Procura”, cosi La Repubblica.it che di fatto fa scoppiare un vero e proprio caso legato al mondo della Pubblica Istruzione in Sardegna.
Tutto nasce da un dossier in Procura con cui i ricercatori dovevano aver fatto “importanti esperienze all’estero“, ma cinque vincitori su sette erano semplici studenti o già assegnisti negli atenei dell’isola. L’ex rettore Mastino dice che “non c’è nessuna responsabilità”. L’Università di Sassari non ha mai fornito risposte alle richieste di specifiche della Regione Sardegna. Tra le contestazioni si è rilevata anche un’illegittima composizione della commissione di concorso, priva del membro esterno e con la presenza di un ricercatore, in contrasto con il regolamento dell’ateneo.
La commissione che ha detto “sì” ai finanziamenti per i sette dottori di ricerca (i cinque contestati compresi) è stata presieduta dalla professoressa Donatella Spano, oggi assessore all’Ambiente nella giunta di centrosinistra. Questo caso è destinato a creare dei riflessi negativi non di poco conto nell’ambito accademico regionale e in particolare nell’Università di Sassari. Ovviamente sarà la Magistratura ad accertare eventuali responsabilità.
Nella foto la sede dell’Università di Sassari
S.I.