SASSARI – Domenica, forse con l’illusione di non venire scoperti approfittando della circostanza che iniziava a fare buio, quattro uomini, tre stranieri e un sassarese, hanno rovesciato gli arredi di un intero appartamento in via Maddalena. Dopo aver riempito la strada, troppo stretta per contenere tutti i rifiuti, hanno proseguito anche in largo Macao, abbandonandone altrettanti. Per un totale di sette quintali. Ma i quattro sono stati in breve identificati e denunciati dalla Polizia locale.
I cittadini sono ormai stufi dell’inciviltà di pochi che degradano la città di tutti, e così hanno tempestato di segnalazioni la centrale operativa del comando di Polizia Locale, che da tempo assicura pattugliamenti costanti nella zona. Questo ha fatto sì che in pochi minuti i responsabili dell’abbandono dei rifiuti sulla strada sono stati raggiunti da una pattuglia del nucleo di polizia ambientale e identificati, grazie anche alla collaborazione offerta agli agenti dai residenti.
I quattro uomini hanno raccontato di aver ottenuto la disponibilità di un appartamento che sarebbe stato ceduto a uno di loro dalla proprietaria e che erano intenti a liberarlo per andarci, successivamente, ad abitare.
Per la bonifica dell’intera area sono stati necessari tre autocarri che hanno trasportato i settecento chili di rifiuti all’ecocentro comunale per la differenziazione e lo smaltimento; inoltre, si è proceduto alla sanificazione del sito.
Nei confronti dei responsabili è scattata una denuncia per abbandono incontrollato di rifiuti; si tratta della prima denuncia contestata dal comando di via Carlo Felice da quando è stato modificato il testo unico delle leggi ambientali, che sancisce che l’abbandono di rifiuti di qualsiasi genere, anche non pericolosi né speciali, da parte del privato configura una specifica violazione di natura penale, costituendo un reato.
«Con questa riforma il legislatore, nell’inasprire in modo significativo l’impianto sanzionatorio, ha offerto alle forze di polizia strumenti incisivi di contrasto delle condotte deplorevoli messe in atto da persone fisiche, che provocano degrado e sconcerto nella comunità» spiega il comandante Gianni Serra. Oggi chiunque si renda responsabile di questa condotta subisce un procedimento panale.
Sono in corso accertamenti sulla proprietà dell’immobile, attualmente vuoto, nonostante il proprietario vi risulti ancora residente.
RIFORMA INTERVENUTA 10 OTTOBRE 2023 – ART. 255 CO.1 D.L.GS. 152/2006
Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni degli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio.
È così trasformata la violazione da illecito amministrativo a illecito penale.
La precedente versione dell’art. 255/1 del D.Lgs. 152/06 sanciva:
“Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio”.
Pertanto ora l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo realizzato da un semplice cittadino costituisce reato, come quello effettuato da un titolare d’impresa o responsabile di ente.