ALGHERO – Approvato nei giorni scorsi in Consiglio comunale ad Alghero il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Frutto di un articolato lavoro dell’ufficio Ambiente, il testo ha visto un lungo iter di concertazione nelle competenti commissioni prima dell’atteso via libera definitivo dell’aula di via Columbano.
Il vecchio testo degli anni ’90, infatti, non trovava più applicazione in molteplici condizioni e mal si adeguava al rinnovamento epocale a cui è andato incontro il servizio e la relativa normativa. Col nuovo documento, l’Amministrazione Comunale di Alghero recepisce i principi, le linee guida e le indicazioni contenute negli atti pianificatori degli enti superiori preposti, adattandoli alle specifiche peculiarità territoriali e socio economiche del territorio di Alghero e alle sue esigenze, al fine di implementare una corretta gestione dei rifiuti urbani: si definiscono inoltre gli standard di servizio garantiti ai propri cittadini, residenti e non, fissando le regole per una corretta gestione del servizio di igiene urbana nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza. “Si tratta di un atto atteso da anni, in linea col grande lavoro realizzato in città per ammodernare il servizio e rendere il territorio finalmente accogliente e decoroso” precisa l’assessore all’Ambiente Raniero Selva, che sottolinea le migliorie a cui è andato incontro il servizio in termini di efficienza ma soprattutto d’immagine.
“Con la nuova organizzazione del cantiere e la nuova società che si occupa della nettezza urbana abbiamo recuperato il terreno perduto nell’ultimo decennio, potendo finalmente presentare una città accogliente, ordinata e decorosa agli occhi delle migliaia di turisti che annualmente scelgono la Riviera del corallo”. Il nuovo regolamento definisce i criteri di assimilabilità dei rifiuti speciali prodotti dalle attività produttive ai rifiuti urbani, consentendo di fatto – entro certi limiti sia quantitativi che qualitativi indicati nel regolamento – di ampliare il servizio pubblico di raccolta alle attività produttive con altre tipologie di rifiuti oltre alle standard, consentendo loro anche di poter usufruire dell’ecocentro comunale prima riservato solo alle utenze domestiche.
Nella foto l’assessore Selva
S.I.