CAGLIARI – “Doveva essere una riforma partecipata, condivisa, conformata alle esigenze dei territori e invece quella del presidente Pigliaru è una chiusura a cerchi concentrici, che, stando agli articoli di stampa, sembra addirittura destinata a chiudersi con un patto a treo forse, visti gli argomenti in campo, con un piatto a tre”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.
“La chiusura del presidente della Regione al dialogo con i territori e con l’opposizione, purtroppo, è un fatto ormai consolidato e, per dirla tutta, almeno offre un elemento di chiarezza circa il fatto che noi non abbiamo nulla con il progetto Frankenstein proposto dalla Giunta. L’elemento di novità risiede invece nel fatto che questa controriforma è diventata una sorta di party esclusivo, con presidente e PD chiusi nel privé mentre perfino gli alleati minori vengono tenuti alla porta da robusti buttafuori. E’ una mortificazione del ruolo del Consiglio e delle autonomie locali senza precedenti. Liberissimi i consiglieri della maggioranza senza tessera del PD (Privé Democratico) di restare in attesa del piatto pre-cotto. Faremo opposizione anche per loro, anche per quelli che fanno i tribuni nel territorio e poi, giunti a Cagliari, si fanno condizionare da un unanimismo della maggioranza che nuoce gravemente alla Sardegna”.
“Se questa riforma servirà solo a salvare il castello di qualche feudatario, depauperando i servizi, anche quelli sanitari, nei territori, la responsabilità sarà solo di chi accetta che la democrazia sia un fenomeno con selezione all’ingresso”.
Nella foto Marco Tedde
S.I.